Paciotti eletto presidente del consiglio

Nella Cdl spunta un franco tiratore. Il 23 nomina della nuova giunta

AVEZZANO. Francesco Paciotti, dell'Udc, è il nuovo presidente del consiglio comunale. Paciotti, candidato della Cdl, ha avuto anche i voti del centrosinistra. Inoltre sono stati eletti, è la prima volta che accade, due vice presidenti. Lino Cipolloni per la maggioranza e Fabrizio Amatilli per la minoranza. Sono stati costituiti anche i gruppi consiliari. La prossima settimana iniziano le trattative tra i partiti della Casa delle libertà sulla nuova giunta.
Nella maggioranza subito qualcuno ha mostrato segni di insofferenza. Al primo e al secondo scrutinio occorrevano 21 voti. Se la Cdl fosse stata compatta, Francesco Paciotti avrebbe potuto essere eletto. Invece ha riportato 20 voti. Nel segreto dell'urna, qualche franco tiratore ha votato per Gino Milano, candidato del centrosinistra.
A quel punto lo stesso Milano ha ritirato la propria candidatura e l'Unione ha votato per Paciotti.

Al secondo scrutinio il candidato della Casa delle libertà ha riportato 29 voti. Due le schede bianche.
Vice presidenti sono risultati eletti Lino Cipolloni, dei Liberal, e Fabrizio Amatilli, dei Ds. Si è passati quindi alla costituzione dei gruppi consiliari. Sono sei per la Cdl: Forza Italia, Udc, An, Liberal, Dc per le autonomie e «Partecipazione e sviluppo»; e sei per il centrosinistra: Margherita, Sdi, verso il Partito democratico, Udeur, gruppo Gino Milano e Dc con Gino Milano sindaco.
La prossima settimana iniziano le trattative nel centrodestra sulla nuova giunta. Il consiglio è previsto per il 23 luglio. In quella sede il sindaco, Antonio Floris, nominerà l'esecutivo. Gli assessori verranno scelti tra una rosa di nomi che ogni partito della Cdl rimetterà al sindaco. In base agli accordi, a Forza Italia spettano quattro assessori, uno ciascuno a Udc, An, Liberal e DcA. Rimarrebbe fuori la lista civica «Partecipazione e sviluppo», che a quanto sembra non intende stare a guardare. Ieri infatti il consigliere Filomeno Babbo ha preso la parola per lamentare l'esclusione del gruppo dalla spartizione dei posti in giunta.

«Non è giusto», ha affermato Babbo, «che Forza Italia abbia quattro assessori e “Partecipazione e sviluppo”, che come gli altri partiti della Cdl ha concorso alla vittoria della coalizione, debba rimanere fuori dall'esecutivo». E rivolto al sindaco ha detto: «Pacta servanda sunt». «Lo conosco anch'io il Latino», l'ha rassicurato il primo cittadino, «io ho sempre onorato la mia parola». Sembra che Forza Italia per accontentare «Partecipazione e sviluppo» ceda un assessorato. Per quanto riguarda la giunta in pole position per Forza Italia sono: Iride Cosimati, che sarebbe anche il vice sindaco, Antonio Di Fabio, Aureliano Giffi, Antonio Martellone; per An, Alfredo Iacone ed Emilio Iampieri; per l'Udc, Corrado Tiburzi, Luigi Sigismondi; per i Liberal Vincenzo Ridolfi, Lillino Ferreri; per la DcA, Walter Spera, Eleuterio Simonelli; per «Partecipazione e sviluppo», Filomeno Babbo, Ugo Del Fosco, Tonino Di Matteo.