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Paolini: i sindaci marsicani riconsegnino le fasce

AVEZZANO. «I sindaci riconsegnino le fasce tricolori e rassegnino le dimissioni contro la chiusura del tribunale di Avezzano». Questa la forma di protesta contro l'accorpamento del palazzo di...

AVEZZANO. «I sindaci riconsegnino le fasce tricolori e rassegnino le dimissioni contro la chiusura del tribunale di Avezzano». Questa la forma di protesta contro l'accorpamento del palazzo di giustizia di Avezzano con quello dell'Aquila suggerita dall'avvocato Franco Paolini, tesoriere del consiglio dell'Ordine. In vista del consiglio comunale straordinario convocato da Domenico Di Berardino per lunedì prossimo alle 10.30, Paolini ha lanciato un appello ai primi cittadini affinché esprimano in modo forte la loro contrarietà alla chiusura del tribunale che serve tutti e 37 i Comuni marsicani. «Non c'è più tempo per fare incontri e riunioni fini a se stessi», ha spiegato l'avvocato Paolini, «servono azioni di protesta concrete per impedire che il tribunale di Avezzano venga soppresso. Per questo rivolgo ai sindaci marsicani un appello: riconsegnate le fasce e dimettetevi tutti, solo così potrete far sentire la vostra voce e ottenere delle risposte concrete». La paventata chiusura del palazzo di giustizia della città nei giorni scorsi ha visto la mobilitazione dei rappresentanti istituzionali di ogni grado scesi in campo per opporsi all'applicazione dei decreti previsti dallo Spending review. Secondo Carlo Tinarelli, capogruppo in consiglio comunale ad Avezzano del Partito democratico «La decisione sulla chiusura del tribunale è miope e profondamente ingiusta. Dobbiamo prendere subito coscienza di quanto accaduto e chiamare a raccolta tutti gli amministratori marsicani e regionali affinché si ottenga nelle commissioni parlamentari una modifica del decreto». Il vice presidente del consiglio regionale, Giovanni D'Amico, ha scritto ai presidenti degli ordini degli avvocati di Avezzano e Sulmona per gettare le basi ad una ipotesi di accorpamento del palazzo di giustizia della Valle Peligna a quello della Marsica. «Avevo avanzato questa proposta  alle istituzioni locali», ha dichiarato D'Amico, «e in questa direzione è andata la risoluzione del consiglio regionale, approvata nella seduta del 24 gennaio scorso, ipotizzando che si potesse sottoporre al Governo un progetto  di pari risparmio rispetto  alla soppressione dei due tribunali con una riqualificazione della spesa e dei servizi fondamentali per garantire presidi di amministrazione della Marsica, della Valle Peligna  e dell’Alto Sangro. Serve un progetto unitario che  con pari riduzione di spesa renda un servizio efficiente, impensabile a lungo termine con la rifusione di tutte le attività nel tribunale del capoluogo di provincia, in un territorio talmente esteso da  obbligare il governo a conservare l’intero assetto della provincia dell’Aquila».

Eleonora Berardinetti

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