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Papa Bergoglio ricorda il terremoto di Avezzano

Visita in Vaticano di oltre seicento fedeli, messa con i parroci marsicani. La Pro loco dona il quadro della Pietraquaria e opere degli studenti dell’Artistico

AVEZZANO. Al nome «Avezzano» mi ha stretto la mano e mi ha detto: «Lo so, ci sono stati tanti morti». Papa Francesco ieri ha accolto 640 fedeli marsicani e sono state queste le sue parole quando Edoardo Federico Tudico, presidente della Pro loco di Avezzano, gli ha donato un quadro raffigurante la Madonna di Pietraquaria. «Bergoglio ha visto il drappo che raffigurava il suo stemma papale e riconoscendolo ha sorriso» va avanti Tudico «quando poi ho scoperto l’opera gli ho spiegato che era la Madonna di Pietraquaria, protettrice di Avezzano, e gli ho accennato del perché della nostra visita. E lui a quel punto mi ha detto che sapeva del terremoto di cento anni fa».

I fedeli non si sono lasciati intimorire dall’abbondante nevicata e nemmeno dalle rigide temperature. Così ieri mattina alle 4.30 circa trecento persone si sono date appuntamento in piazza Risorgimento per onorare l’impegno preso con la Pro loco, per il decimo evento organizzato per commemorare il Centenario del terremoto del gennaio del 1915. L’evento è stato organizzato in collaborazione con l’Associazione “I marsi nel Lazio”, presieduta da Mario Di Domenico. L’entusiasmo ha spento anche la preoccupazione per il viaggio, che poi non ha presentato particolari disagi.

Alle 7.30 l’arrivo in Vaticano, dove altri 340 avezzanesi aspettavano i conterranei. In molti vivono già a Roma, dove si sono trasferiti per lavoro, altri sono arrivati con le proprie auto. «È stato emozionante assistere alla messa delle 8, celebrata sull’altare principale di San Pietro» dice Carlo Genovesi, socio fondatore della Pro loco avezzanese, «dai nostri sacerdoti don Claide Berardi, don Vincenzo De Mario, don Antonio Allegritti, don Aldo Antonelli e don Antonio Chiarilli».

«Nell’omelia don Claide ha fatto riferimento ai Santi Luigi Orione e Luigi Guanella», continua il presidente Tudico, «intraprendenti artefici nelle opere di soccorso agli orfani marsicani nel disastroso terremoto del 1915. Più volte è stato richiamato anche il vescovo, monsignor Pio Marcello Bagnoli». Alle 9.30 il trasferimento nella sala Nervi, per l’udienza generale, dove Tudico ha regalato a Papa Francesco l’icona con la Madonna di Pietraquaria creata da Cosmina Stanciu e Lara Di Benedetto della IV A del Liceo artistico Bellisario di Avezzano, l’aureola in ottone realizzata da Luigi Del Pinto del IV B e un drappo di Arianna Benvenuto e Mary Zaccaria del V C. Il Papa ha poi benedetto le opere raffiguranti i Santi Orione e Guanella, che saranno donate alla cittadinanza di Avezzano. Hanno realizzato i bozzetti Paolo Pacelli, nipote di Papa Pio XII, e Giuliano Ottaviani, maestro di fama nazionale.

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