Parco letterario, la Grecia chiama l’Abruzzo 

Progetto presentato a Zante con il contributo della Giostra cavalleresca e del Comune di Anversa

SULMONA. È stato siglato il protocollo d’intesa con cui sarà istituito il Parco letterario dedicato al poeta nazionale greco Dionysios Solomos. L’iniziativa è stata presentata durante la XIV edizione della Giostra di Zante, che si è svolta in Grecia, con una delegazione sulmonese.
«Si tratta di un’importante iniziativa che ci permetterà di far parte del circuito dei Parchi letterari europei legati a poeti e scrittori di fama mondiale che sono il vanto dei loro Paesi», spiega il presidente della Giostra cavalleresca di Sulmona, Maurizio Antonini, «con l’obiettivo di valorizzare le peculiarità storiche, culturali, gastronomiche e turistiche dei luoghi che ne fanno parte. Una buona occasione anche per Sulmona e il Centro Abruzzo di far conoscere le proprie bellezze monumentali, naturalistiche e culturali, i propri prodotti enogastronomici legati al nome di Ovidio».
A illustrare l’iniziativa è stato il presidente del Parchi letterari, Stanislao de Marsanich: «L’idea è quella di creare una rete che partendo dai due Parchi di Røros e Røst, in Norvegia, arrivi in Grecia passando per i 23 Parchi letterari italiani. Il territorio è fonte di ispirazione e gli autori sono uno straordinario passaporto per scoprire le identità, la storia, la filiera agroalimentare e l’ambiente naturale per uno sviluppo economico locale in linea con i principi Unesco di responsabilità e sostenibilità».
Soddisfatto il consigliere delegato alla Cultura del Comune di Anversa, Mario Giannantonio, presente a Zante. «Siamo orgogliosi e felici, insieme al sestiere di Porta Japasseri, con il quale lavoriamo da anni in sinergia, di aver contribuito a raggiungere questo prestigioso traguardo che rafforza i vincoli di amicizia tra i popoli europei», evidenzia. Al termine della cerimonia c’è stato il tradizionale scambio di doni tra le delegazioni. Prestigioso il pensiero che il Sestiere di Porta Japasseri ha voluto donare agli organizzatori della Giostra di Zante con cui è gemellato. «È un ciondolo che raffigura il cuore d’Abruzzo», spiega il presidente del sestiere di Porta Japasseri, Antonio Cinque, «un gioiello che fa parte dell’antica iconografia tradizionale abruzzese e si trova inciso su numerosi oggetti di uso comune. Un tempo rappresentava il dono che si scambiavano i pastori con le proprie donne prima della partenza per la transumanza». (f.p.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.