Parcometri già attivi, è caos

Giallo sulle protezioni rimosse di notte dai segnali, automobilisti ignari pagano la sosta

L’AQUILA. Pasticcio parcheggi. Si torna a pagare, anzi no. «Occorre prima la firma della transazione tra Comune e M&P, la società che gestisce il terminal di Collemaggio. Un atto necessario per chiudere la partita», le parole del sindaco Massimo Cialente, all’inaugurazione del tapis roulant di collegamento tra piazza Duomo e il megaparcheggio. La società deve ancora versare nelle casse comunali qualcosa come 1 milione di euro di Tarsu arretrata. Ma ieri mattina, a sorpresa, i parcometri erano in funzione. O quasi. Ingoiavano regolarmente, alcuni sì, altri no, le monetine, rilasciando il relativo tagliando: 50 centesimi per mezz’ora, 1 euro per sessanta minuti, nelle zone centrali. Decine le proteste arrivate al Comune dagli aquilani, disorientati e perplessi. In giornata la M&P ha provveduto a coprire, in tutta fretta, le colonnine dei ticket.

IL GIALLO. Cialente lo aveva detto chiaramente: «I parcheggi a pagamento partiranno quando verrà sottoscritta la transazione con la società “Mobilità e parcheggi”, rimandando il tutto alla prossima settimana. Così non è stato, visto che ieri i parcometri dislocati nella zona della Fontana Luminosa, San Bernardino, Castello, Villa Comunale, Villa Gioia, Via Strinella e viale Corrado IV erano accesi. In alcuni casi c’era la scritta “Fuori servizio”. Ma non tutti l’hanno letta. Immediate le proteste al Comune, che ha contattato subito la M&P. «Abbiamo inviato una squadra di operai a coprire, di nuovo, le macchine per il rilascio dei tagliandi», ha spiegato l’azienda. «Non abbiamo attivato nulla. Qualcuno ha voluto giocarci un brutto scherzo». Dello stesso avviso Cialente, che parla di «clima insostenibile in città. Siamo all’assurdo». Resta il giallo di chi, nottetempo, abbia potuto togliere le protezioni dei parcometri e renderli, di fatto, operativi.

PROTESTE A RAFFICA. «Ho visto le strisce blu e il parcometro e ho pagato regolarmente il biglietto orario. Un euro per lasciare l’auto sessanta minuti alla Villa Comunale», dichiara Pina Lauria, mostrando il tagliando. Così come i dipendenti dell’Agenzia delle entrate, che per parcheggiare in via Zara hanno dovuto pagare. «Al contrario degli altri giorni, il parcometro era scoperto e attivo», dicono. «Per tornare alla normalità L’Aquila aveva bisogno proprio dei parcheggi a pagamento», afferma sarcastico Paolo De Angelis. «Ci negano persino il gusto di un caffè in piazza Duomo», afferma Patrizia Negrini. «Qualcuno spieghi, una volta per tutte, se e quando si comincerà a pagare». Intanto, all’imbocco di Corso Federico II è comparso un cartello dei commercianti della zona con su scritto «Attività aperte». «Ci siamo, nonostante tutto», l’amaro commento di Peppe Colaneri.

CIALENTE INFURIATO. Un giro di telefonate per mettere una pezza e rimediare alla magra figura della M&P. Il sindaco ha vissuto un’altra mattinata frenetica. «Vorrei sapere che cosa è accaduto», ha tuonato Cialente, che ha contattato subito l’amminitratore della società Mauro Santilli. «Una goliardata? Uno scherzo di cattivo gusto? O la ditta ha sbagliato?», i dubbi del sindaco, che ha ribadito: «A giorni partiranno i parcheggi, ma prima si devono sistemare i passaggi formali».

TARIFFE E CONVENZIONI. La tariffa della sosta a pagamento oscilla tra 50 centesimi e 1 euro, secondo le zone. All’interno del megaparcheggio si pagherà 1 euro l’ora, fino a un massimo di 5 euro giornalieri. Sono previste speciali convenzioni, come quella attivata a favore dei dipendenti del call center in centro, che usufruiscono dell’abbonamento mensile a 15 euro. I posteggi interni al megaparcheggio verranno affittati ai residenti del centro a un prezzo superiore ai 90 euro stabiliti prima del sisma, ma l’importo è da definire. Il tapis roulant, il cui costo di gestione ammonta a circa 100mila euro l’anno, resterà in funzione dalle 7 alle 21.

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