Patto da 200 milioni per le imprese

Banca Europea a sostegno degli investimenti, accordo Regione-governo.

L’AQUILA. La Banca Europea per gli investimenti (Bei) sosterrà le piccole e medie imprese abruzzesi attraverso un’intesa dal valore complessivo di 200 milioni di euro. La Regione Abruzzo infatti è riuscita ad ottenere la somministrazione di fondi per cofinanziare gli investimenti delle imprese che predisporranno progetti efficaci per il recupero o lo sviluppo dell’attività produttiva. Si parte con un finanziamento iniziale di 100 milioni di euro, quale provvista per gli istituti intermediari.

Le banche prescelte - direttamente dalla Regione - saranno obbligate a investire risorse proprie per un ammontare almeno equivalente a quello messo a disposizione dalla Bei, mobilitando quindi un totale di 200 milioni. Le imprese beneficeranno di risorse finanziarie, in condizioni di grande vantaggio. Il tutto è stato ufficializzato ieri mattina a Palazzo Chigi con la firma di un accordo quadro tra il presidente della Regione, Gianni Chiodi, commissario delegato per la ricostruzione, insieme al il vice presidente della Bei, Dario Scannapieco.

«L’iniziativa», ha detto Chiodi, «è destinata a costituire un volano per la ripresa dell’intero sistema economico regionale, orientando, da un lato, i settori produttivi presenti verso frontiere tecnologiche più avanzate e, dall’altro, promuovendo e valorizzando le numerose eccellenze del territorio. Si tratta», ha detto ancora, «di un risultato importante che ci consente di facilitare l’accesso al credito attraverso prestiti rimborsabili nel medio e lungo termine a condizioni molto vantaggiose. Un primo tassello del rilancio economico della nostra regione appetibile per il nostro sistema imprenditoriale che consente di generare sviluppo in termini di competitività, innovazione e sostenibilità, ma anche per favorire la connessione a dinamiche di sviluppo internazionali in grado di superare il localismo tipico delle piccole e medie imprese».

Per Chiodi è importante «cogliere al volo l’opportunità di innovare e migliorare per aumentare la competitività e la produttività delle impresa». Presente alla firma anche il premier, Silvio Berlusconi, che ha ricordato gli sforzi profusi dal governo per l’emergenza sisma. «Abbiamo mantenuto ampiamente le promesse e ora 40.000 cittadini dormono sotto un tetto sicuro e in una casa confortevole costruita con un sistema antisismico», ha spiegato. «Ora, però, bisogna far ripartire l’economia della Regione e l’accordo va in questa direzione. Si tratta di un accordo sostanzioso», ha proseguito Berlusconi, tirando in ballo le vecchie lire: «Per me che sono nato tanti anni fa - ma vedo che lo fanno anche i francesi che ragionano con i franchi - si tratta di un accordo da 400 miliardi di lire».

Martedì a Genova, Massimo Cialente, aveva parlato di un quarto obiettivo ancora da raggiungere, dopo le case, le scuole e l’università: quello del rilancio economico e produttivo, criticando il governo per i ritardi sui dispositivi a sostegno dell’occupazione in un momento dove 8mila persone sono in cassa integrazione e molti negozi, botteghe artigiane e fabbriche sono crollati.