Per un braccio fratturato bambino trasferito a Roma

La madre attacca l’Asl: perché non poteva essere curato all’ospedale San Salvatore? Il piccolo dopo una prima visita è stato trasferito con l’elicottero del 118 al Bambino Gesù

L’AQUILA. Cade nel parco giochi e si frattura il braccio destro. La corsa in ospedale e la decisione del primario del reparto di Ortopedia del San Salvatore, Stefano Flamini, di trasferire il bimbo di 9 anni al Bambino Gesù, a Roma, per essere operato. Una «scelta inopportuna» secondo la madre del piccolo, che avrebbe preferito un ricovero nell’ospedale aquilano e, in una nota, parla di «sprechi della sanità».

«L’8 luglio scorso mio figlio, di 9 anni, è caduto in un parco giochi, all’Aquila. Trasportato al pronto soccorso dell’ospedale pediatrico dell’Aquila», spiega la donna, «dopo tutti gli esami, gli è stata diagnosticata una frattura esposta e scomposta del braccio destro». L’episodio è accaduto in mattinata. «Verso le 13», prosegue la donna, «ci hanno comunicato in Sala gessi che mio figlio doveva essere trasferito al Bambino Gesù, come da disposizione del primario di Ortopedia, in quanto i bambini che necessitano di intervento chirurgico non vengono più operati al “San Salvatore”. Una situazione assurda, visto che all’Aquila ci sono ortopedici di ottimo livello. Il medici del pronto soccorso pediatrico, alle 14, si sono subito messi al lavoro per prendere contatti per poter spostare il bambino a Roma, dopo essersi accertati che fosse disponibile un posto, ma il trasferimento poteva essere effettuato solo tramite il 118 perché, se trasportato da noi – che pur di risolvere subito il problema ci siamo offerti di utilizzare il nostro mezzo privato – avremmo perso il diritto alla conservazione del posto. Solo alle 15 è arrivato l’ok, con la disponibilità di trasporto tramite elisoccorso per le 21». Secondo la mamma del piccolo paziente «tali episodi dimostrano l’assurdità di quello che succede nel nostro Paese e di tutti gli sprechi della sanità. Basti pensare», dice, «che ogni bambino che riporta la frattura di un arto, e necessita di un intervento, viene trasferito dall’Aquila a Roma. Quanto costa questo alla sanità abruzzese? Credo che la Regione Abruzzo debba rimborsare l’ospedale Bambino Gesù per il ricovero e l’intervento di mio figlio, come di tutti gli altri bambini che necessitano di cure analoghe, quando i medici del San Salvatore sono in grado di fare tutto ciò».

La donna ha voluto inoltre «ringraziare tutto il personale medico e paramedico del reparto di Pediatria, che ha dimostrato grande professionalità e che, nonostante la sala d’attesa del pronto soccorso pediatrico fosse piena di bambini in attesa di visita, ha dovuto perdere tempo prezioso per effettuare tutte le telefonate necessarie al trasferimento di mio figlio». La segnalazione è stata inoltrata anche al presidente della Regione Luciano D’Alfonso e all’assessore alla Sanità Silvio Paolucci.

Monica Pelliccione

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