Perdonanza celestiniana la Bolla non trova pace

Spunta una nuova soluzione: il sindaco la porterà fino in piazza Duomo poi sarà nelle mani del capo della polizia municipale Vendrame

L’AQUILA. Prima tra le mani del sindaco, con la fascia tricolore, e poi tra quelle del comandante dei vigili urbani, in alta uniforme. Il comitato Perdonanza aggiusta il tiro e annuncia una staffetta tra i due candidati che si contendevano il ruolo finora ricoperto dalla Dama della Bolla: durante il corteo del 28 agosto l’astuccio del prezioso documento lasciato da Papa Celestino V verrà sorretto da entrambi. Nella prima parte del percorso rivisitato per l’edizione 719 della manifestazione, sarà il sindaco Massimo Cialente a portare la Bolla, dal palazzo municipale fino alla cattedrale di San Massimo. Qui, il primo cittadino inviterà l’arcivescovo Giuseppe Petrocchi a unirsi al corteo e cederà la custodia al comandante della polizia municipale Eugenio Vendrame. Una volta giunti sul sagrato della basilica di Collemaggio, Vendrame lascerà di nuovo il documento nelle mani del sindaco, che lo leggerà ai presenti e lo consegnerà al cardinale Domenico Calcagno, incaricato di aprire la Porta Santa. Altre novità, riguardo al corteo storico e al suo svolgimento, verranno comunicate in una terza puntata. Quest’anno il comitato organizzatore punta sull’effetto suspance, dopo aver anticipato, la scorsa settimana, i primi cambiamenti di quella che è stata definita una Perdonanza «di transizione», in vista dell’edizione del 2014, quando la ricostruzione dell’evento sarà il più possibile aderente alla realtà storica. Effetto dell’ingresso, all’interno del comitato, del professore Walter Cavalieri «che ha portato la giusta critica costruttiva, fondata sui suoi studi storici della città». Tra l’altro, lo staff degli organizzatori diventerà permanente, sarà affiancato da un comitato scientifico, formato da studiosi ed esperti, e inizierà a lavorare fin dal 2 settembre, appena calato il sipario sulla manifestazione in fieri. A sciogliere il nodo sul «Damo» della Bolla, dopo il dibattito a tratti anche sarcastico che si era innescato intorno a questa figura, è stato ieri il vicepresidente e coordinatore del comitato Perdonanza, l’assessore Alfredo Moroni, che ha anche precisato che la Dama della Bolla verrà trasformata in Dama del Perdono. «La decisione del sindaco e del comitato di affidare nuovamente la Bolla alla municipalità e ai suoi rappresentanti, e quindi al sindaco e al comandante Vendrame», ha spiegato Moroni, «è un ritorno al passato e alla realtà storica. Del resto, anche le prime edizioni della moderna Perdonanza erano costruite su questa particolarità. Quello di quest’anno sarà un corteo sobrio nell’incedere e nella tempistica, senza cesure e senza la partecipazione di personaggi principali. La Dama della Bolla si chiamerà Dama del Perdono e, con il Giovin Signore e la Dama della Croce, sfilerà tra gli altri figuranti». Il corteo sarà coordinato da Giovanna Di Matteo, Pietro Piccirilli e Sara Cecchini: il ramo d’ulivo del Getsemani, con cui il cardinale farà rintoccare i tre colpi di apertura della Porta Santa, verrà affidato, come da tradizione, al Giovin Signore. Moroni ha presentato il logo di questa edizione, realizzato dalla grafica Luigina Di Giampietro: il rosone di Collemaggio, simbolo della città e della sua storia, è stato incastonato nella struttura colorata e dinamica di un ingranaggio, con un secondo rosone contenente lo stemma papale di Celestino V e poi un vinile che rappresenta il movimento dall’arte alla musica. La prossima settimana saranno stampate le brochure col programma definitivo.

Romana Scopano

©RIPRODUZIONE RISERVATA