Perdonanza, una mostra-evento

Dal 27 al 29 agosto sarà esposta la lettera con la quale fu annunciata a Celestino V l’elezione a Papa

ROMA. Il documento con il quale i cardinali annunciarono a Pietro da Morrone, futuro Papa Celestino V, la sua elezione al soglio pontificio, verrà esposto a L’Aquila dal 27 al 29 agosto, proprio in occasione della 718esima edizione della Perdonanza Celestiniana.

Sarà questo il momento clou dell’evento culturale «Roma incontra L’Aquila», promosso da Roma Capitale e dall’Archivio Segreto Vaticano a favore del capoluogo abruzzese, e presentato questa mattina in Campidoglio: presenti tra gli altri il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il primo cittadino dell’Aquila Massimo Cialente, l’arcivescovo della città colpita dal terremoto, monsignor Giuseppe Molinari, il prefetto dell’Archivio Segreto Vaticano, monsignor Sergio Pagano, il presidente della Confartigianato Abruzzo Angelo Taffo.

«Questo evento ha tutti gli elementi per diventare di carattere nazionale e internazionale e per richiamare l’attenzione delle coscienze sulla ricostruzione dell’Aquila, per la quale prosegue l’impegno della capitale», ha affermato Alemanno, invitando «tutti i romani a partecipare alla Perdonanza; anch’io cercherò di esserci». La preziosa pergamena con gli 11 sigilli dei cardinali che, riuniti in conclave a Perugia, decisero di eleggere Celestino V, conservato nell’archivio della Santa Sede ed esposta nella mostra Lux in Arcana in corso ai Musei Capitolini, tornerà dunque in Abruzzo dopo 718 anni. Circostanza resa possibile dal fatto che «attualmente non si trova in territorio Vaticano ma in mostra a Roma: in caso contrario il Vaticano non avrebbe mai concesso, com’è accaduto in passato, che uscisse dall’Archivio», ha spiegato monsignor Pagano, che il 27 agosto terrà una lectio magistralis a L’Aquila sulla figura del Papa eremita. Sono sempre 718 gli anni che compie la Perdonanza Celestiniana, un vero e proprio Giubileo che trova origine nel 1294 e che consente ai fedeli di ottenere l’indulgenza plenaria, passando attraverso la Porta Santa della basilica di Collemaggio.

La figura di «questo povero monaco diventato Papa non smette di affascinare», ha sottolineato l’arcivescovo Molinari, e «ogni anno Celestino V rinnova il suo messaggio di riconciliazione, amore e pace: speriamo aiuti a superare le divisioni tra gli aquilani, che sono tra gli effetti della mancata ricostruzione».

Il sindaco Cialente, dopo aver ringraziato «Roma che ci è stata vicina sin dalle prime ore successive al sisma», ha evidenziato che «l’esposizione di questo documento è un momento importante che ci aiuta a ricostruire un’identità», perchè «abbiamo ancora 30mila sfollati, stiamo vivendo una diaspora e quindi la città ha bisogno di ritrovarsi attorno a dei simboli: per questo ci stiamo battendo affinchè l’Unesco riconosca la Perdonanza come patrimonio immateriale dell’umanità».

Intanto questa mattina nella sede del Comune a Villa Gioia sarà presentato il programma completo della Perdonanza 2012.

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