Permessi di soggiorno facili in cambio di soldi ad Avezzano, indagate due famiglie

Sei persone, appartenenti a due nuclei familiari, accusate di aver preteso da almeno 5 extracomunitari fino a 5 mila euro per

AVEZZANO. Facevano entrare in cambio di denaro stranieri senza permesso di soggiorno, costretti a sborsare somme che arrivavano anche a cinquemila euro. Sei persone finite nel mirino della polizia e sono indagate per aver favorito l'immigrazione clandestina. Si tratta di due nuclei familiari. Il primo composto da A.A.D. (47), il padre V.A.D. (87) e la madre L.S. (82), di Avezzano. Il secondo formato da L.M. (48), la madre S.M.(86), avezzanesi, e A.S. (69), di origini napoletane.

A scoperchiare il traffico di stranieri in Italia è la polizia che ha notato alcune anomalie nelle autorizzazioni. A settembre del 2012 un giovane marocchino si rivolge a una coppia di commercianti di Avezzano per regolarizzare la sua posizione in Italia offrendo in compenso del denaro. La coppia accetta e inoltra una richiesta alla Prefettura, dichiarando di avere alle dipendenze il marocchino impiegato nei lavori domestici, chiedendogli però in cambio la somma di cinquemila euro, di cui una parte per il pagamento delle spese d’ufficio e una parte come compenso per il favore fatto. In tal modo il marocchino rimane in Italia regolarmente. Allo straniero, presto si uniscono altri quattro connazionali. Vengono coinvolti i genitori della donna , oltre a un amico e alla madre, facendo presentare a loro nome altre sei richieste di regolarizzazione per altrettanti stranieri.

Il personale della squadra mobile grazie ai controlli allo “Sportello unico per l’immigrazione” della Prefettura dell’Aquila, Vengono avviate le indagini e si scopre che quegli stranieri non avevano mai frequentato le abitazioni delle famiglie coinvolte. Tutti i marsicani sono finiti così sotto inchiesta.

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