Pescina e la sua piazza Mazzarino/Guarda

In regalo col Centro la cartolina d’epoca

PESCINA. La piazza più importante di Pescina è dedicata al grande Cardinale Giulio Raimondo Mazzarino. Edificata dalla popolazione negli anni 30 del Novecento, servì a creare il centro del paese che con il terremoto del 1915 si era spostato più a valle. Divenne così la zona più importante e frequentata dai pescinesi. La città è stata per moltissimi anni il centro più importante della Marsica, sia dal punto di vista ecclesiastico (sede della diocesi dei Marsi) sia da quello civile: residenza di professionisti, politici, commercianti. L'Unità d'Italia (1860), il passaggio e il soggiorno delle truppe per la repressione del Brigantaggio (1861-1880), l'apertura della ferrovia Roma-Sulmona (1888), il prosciugamento del Lago Fucino e la successiva modifica dell'economia marsicana (1877-1900), il terremoto del 1915, provocano il declino dell'egemonia pescinese sulla Marsica. Oggi, come molti altri paesi, anche Pescina tenta in tutti i modi di stare al passo con i tempi. Conta 5.000 abitanti circa, ha due musei, un teatro, un centro polivalente di studi siloniani, uno stadio, una palestra, una biblioteca, numerose associazioni civili e religiose, un ospedale, la pretura, la sede della Comunità montana “Valle del Giovenco”, numerose cooperative di servizio, culturali e agricole. Pescina ha dato i natali a grandi personaggi che fanno parte della storia politica, religiosa, letteraria d'Italia e d'Europa. Su tutti Ignazio Silone. A Pescina si possono ammirare le chiese di San Giuseppe, Madonna del Carmine; il teatro San Francesco, il Palazzo comunale, il monumento ai caduti e il Cristo dello scultore pescinese Vittorio Pollio, il monumento a Silone dello scultore Pietro Cascella, i resti della casa natale di Mazzarino e il museo a lui dedicato, la tomba di Silone. Piazza Mazzarino omaggia il cardinale che nacque a Pescina il 14 luglio 1602. Fu primo ministro in Francia alla corte di Luigi XIV ed è stato uno dei più grandi diplomatici della storia. Tra i suoi scritti il "Breviario dei politici". Il suo nome è ricordato anche per la "Bibbia Mazzariniana". Morì in Francia il 9 marzo 1661. (* storico)

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