Pettorano sul Gizio, truffa su 10 cani da caccia

Denunciato un allevatore che ha acquistato i cuccioli con un assegno taroccato e ne ha subito rivenduto due senza la registrazione all’anagrafe canina

PETTORANO SUL GIZIO. Ancora un caso di denuncia per truffa, questa volta per l’acquisto di dieci cani di razza. I carabinieri di Pettorano sul Gizio hanno denunciato un giovane trentenne del posto, di cui non sono state rese note le generalità, responsabile di aver pagato l’acquisto di dieci cuccioli, di razza cocker spaniel, con un assegno risultato non incassabile in quanto era stata compilato in modo irregolare. Una vicenda che inizia lo scorso dicembre, quando l’uomo acquista i cuccioli in Basilicata. Dieci cani di razza di taglia media, molto amati sia come animali da compagnia, sia perché a tutti gli effetti animali utilizzati nella caccia. Il costo complessivo della cucciolata viene fissato a seimila euro, cifra che il giovane, di professione allevatore, paga con un assegno. Al momento dell’incasso, però, l’assegno risulta inesigibile in quanto compilato in modo errato. Per questo motivo il giovane è stato denunciato per truffa. In aggiunta, a suo carico, anche una sanzione amministrativa. Due dei cuccioli acquistati, infatti, erano già stati venduti ad altre persone, ignare dell’accaduto e senza che l’allevatore avesse proceduto all’aggiornamento dell’anagrafe canina. Quello verificatosi a Pettorano è l’ultimo di una lunga serie di denunce per truffa che nelle ultime settimane ha interessato soprattutto il territorio dell’Alto Sangro e dell’Altopiano delle Cinquemiglia. Diversi i casi avvenuti nel giro di pochi giorni. Dal corriere che sostituisce gli abiti firmati con abiti vecchi e usati in un pacco consegnato a Castel di Sangro, al turista “furbetto” che, in barba ai suoi ottant’anni e accompagnato da una giovane cubana, paga il conto di un hotel di Roccaraso con un assegno falso.

Claudia Sette

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