Più case e meno richieste frenano il caro affitti

Aumentano gli annunci nei corridoi e nelle bacheche delle facoltà cittadine I prezzi restano alti rispetto ad altre città italiane ma le condizioni migliorano

L’AQUILA. Shahid Latif e Raul Vazquez se la ridono ma solo per esorcizzare un esame del corso “Mathmods”, una sorta di ingegneria matematica a uso e consumo di studenti Erasmus.

Pachistano il primo, messicano il secondo, non sono all’Aquila da moltissimo, ma abbastanza per aver toccato con mano il caro affitti.

«Per una stanza doppia arrivano a chiederti anche 540 euro», spiega Shahid, «e 270 euro a persona sono un po’ troppi; certo, ora per noi il problema non si pone, ci hanno sistemati tutti insieme a Pizzoli, ma per chi si deve stabilire in città non è facile». Dello stesso avviso Silvia Lusi e Marco Cirelli, ascolana la prima, mentre il secondo viene dal Frusinate. Mentre studiano in un’aula del dipartimento di Scienze ricordano le peripezie per trovare casa a un prezzo accettabile. Nei corridoi gli annunci si moltiplicano.

«Affittasi appartamento di nuova costruzione, composto da tre camere singole, con cucina, doppi servizi, balcone. Edificio classe A». Oppure «Affittasi camera o posto letto in zona villa comunale». O ancora: «Singola per studentessa, affitto a prezzi modici».

Qualcuno mette i prezzi, altri no. Certo, la disponibilità delle case è aumentata in questi ultimi anni, anche per il buon andamento della ricostruzione delle periferie. «Un dato che a livello indicativo», valuta Francesco Petragnano dello Sportello casa Mutua-Udu, «bisogna mettere in relazione con il calo delle presenze studentesche. Quindi, dall’incrocio della domanda e dell’offerta le condizioni sono tendenzialmente migliori».

Il servizio “Sportello casa” ad opera della Mutua studentesca, in collaborazione con l’Udu è attivo da luglio.

È attiva una bacheca virtuale cerco-affitto-alloggio, anche tramite Facebook (bisogna cercare Sportello casa L’Aquila) con cui gli studenti fuori sede possono lasciare o trovare annunci adatti alle proprie esigenze. Attualmente, circa 400 sono i posti letto messi a disposizione dall’Azienda per il diritto agli studi, all’interno della Caserma Campomizzi. Un numero che va ad aggiungersi ai 100 della residenza San Carlo Borromeo.

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