“Piano piano”, la città invasa da 350 artisti: boom di presenze 

L’evento promosso da Muntagninjazz e Terre d’amore ha trasformato il centro storico in un palcoscenico

SULMONA. Sono almeno 350 i musicisti che si sono alternati in questi due giorni di “Piano piano per Sulmona”. L’evento, che ha riempito la città nel weekend, è organizzato dall’associazione culturale Muntagninjazz e da Terre d’amore. La due giorni, arrivata alla quinta edizione, è aperta a tutti i generi musicali nei quali il pianoforte è protagonista: dalla classica al jazz, dalla contemporanea al rock e al pop, con la partecipazione di concertisti professionisti, appassionati e studenti. Si sono alternati tra venerdì e sabato quasi una trentina di complessi, tra trio, band e jam session in una contaminazione che ha tramutato il centro città in un una capitale della musica, dove in ogni angolo si potevano ascoltare stili e generi diversi. Senza contare il fascino dei pianoforte a coda a spasso lungo corso Ovidio e trascinati da biciclette e carretti. Se a ciò aggiungiamo i concerti del Muntagninjazz dei giorni scorsi che in città hanno portato nomi come quelli di Mario Biondi e Fabrizio Bosso, che è stato il direttore artistico, superano quota 400 i musicisti. Spesso intrattenendosi più del dovuto e facendo esibizioni improvvisate fuori dai locali, che quest’anno hanno colto la valenza dell’evento e hanno partecipato organizzando pre e dopo festival con aperitivi a tema.
«Quella di quest’anno è stata una delle migliori edizioni», dice Valter Colasante di Muntagninjazz, «sia per la qualità degli artisti, che per la quantità e soprattutto per l’atmosfera che si è creata in città. Con persone che sono venute anche dall’estero per ascoltarli». Biglietti sono stati acquistati anche da Svizzera, Austria e Belgio, con turisti che sono rimasti in città per l’intero weekend e hotel già pieni grazie solo ai 350 musicisti, che sono arrivati a 500 con accompagnatori e famiglie. Il centro cittadino ha ospitato diverse postazioni di pianoforte, dove si sono esibiti semplici appassionati e musicisti professionisti, tra i quali il “Noreda Graves quintet” con Larry Mitchell, ma anche il Franceco Mammola Quartet ed Enrico Pieranunzi con la New talento jazz orchestra. «È stata un’esperienza bellissima poter suonare con musicisti molto diversi tra loro in uno scambio di esperienze molto proficuo», aggiunge il maestro Walter Matticoli, che ha diretto una band di più di 40 elementi, «del resto questa è la musica». Però le note non si fermano. Gli strumenti continueranno a suonare fino all’8 settembre con concerti ed escursioni tra musica e natura, che toccheranno, oltre a Sulmona, Bugnara, Anversa, Pacentro, Campo di Giove, Roccaraso, Pescocostanzo, Introdacqua.
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