L'AQUILA

Picchia la moglie malata, arrestato 40enne 

L’uomo in carcere per maltrattamenti. La donna ha denunciato le tante violenze subite in passato

TORNIMPARTE. «Aiuto, vuole uccidermi. Venite presto». È la voce disperata di una donna che chiede aiuto dopo l’ennesima aggressione del marito violento. Dall’altra parte del telefono c'è un carabiniere che manda subito una pattuglia sul posto. È la sera del 25 novembre scorso, mentre tutto il mondo celebra la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. La donna è sposata con un italiano di 40 anni, i due non hanno figli e vivono a Tornimparte. La donna è affetta da una grave malattia, per questo in casa con la coppia vive anche la madre di lei, spettatrice inerme dell’ennesima aggressione da parte del marito.

Da sabato sera l’uomo si trova richiuso nel carcere delle Costarelle a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Questa mattina c'è stata  la convalida del fermo.

La richiesta di aiuto al 112 è arrivata in tarda serata. Ai militari intervenuti la donna ha riferito di essere stata minacciata di morte e poi aggredita dal marito violento. Racconto confermato anche dalla madre di lei che vive con la coppia per dare una mano alla figlia, proprio per via del suo stato di salute. Incurante della malattia della moglie, il 40enne avrebbe tentato di aggredita anche in presenza degli stessi militari che hanno faticato non poco a placare la furia dell’uomo e arrestarlo. Per lui le accuse sono di maltrattamenti in famiglia e resistenza a pubblico ufficiale.

Quella di sabato sera non sarebbe stata un’aggressione isolata. La vittima avrebbe riferito, infatti, di frequenti aggressioni sia fisiche che psicologiche. A casa della donna sono intervenuti i carabinieri della stazione di Tornimparte. Dopo averlo bloccato e ammanettato, i militari hanno informato il pubblico ministero di turno, Guido Cocco, che ha disposto la custodia in carcere. La donna, invece, per via delle botte, calci e pugni sferrati dal marito, ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso. I medici le hanno riscontrato un trauma cranico dimettendola con una prognosi di dieci giorni.
La vicenda ha suscitato clamore. Proprio nel giorno in cui in tutto il mondo hanno avuto luogo iniziative per sensibilizzare contro la violenza di genere, una donna a Tornimparte era vittima di una violenta aggressione tra le mura domestiche. Quelle mure tra le quali si sarebbe dovuta sentire sicura e accudita ancor più per la grave malattia di cui è affetta. E invece a picchiarla, vessarla, minacciarla e offenderla, facendola sentire volubile e vulnerabile, era l’uomo che anni prima le aveva giurato amore eterno, in salute e in malattia. (f.d.m.)
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