<strong>Sisma e tributi. </strong>Settemila euro entro gennaio 2011 per le ditte inattive. Il presidente Merlini: sul rinvio di Ires e Irap sinergia decisiva

Piccole imprese strozzate, tasse senza lavorare

L'appello dell'Ordine dei commercialisti: pagamenti insostenibili, subito le agevolazioni

L'AQUILA. Commercialisti al fianco delle piccole imprese. Vinta la battaglia dello spostamento a gennaio 2011 di Ires e Irap, l'Ordine presieduto da Vincenzo Merlini non molla sui casi di quelle ditte che non hanno ripreso a lavorare ma torneranno a pagare Inps, Inail e diritti camerali.

«Urgono provvedimenti adeguati e celeri su molte altre problematiche, in particolare per microimprese, lavoratori autonomi e aziende con un fatturato superiore ai 200mila euro», auspica Merlini, presidente dell'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili. «La Camera di Commercio, che si è dimostrata sensibile verso le imprese del cratere, dovrebbe attivarsi affinché l'approvazione e il deposito dei bilanci possa essere effettuato, seppure in ritardo, senza alcuna applicazione di sanzioni».

Per i vertici dell'Ordine «alle imprese più piccole che non sono riuscite a ripartire si dovrebbe consentire di poter cessare la propria posizione presso la Camera di commercio e gli istituti previdenziali e assicurativi alla data del 6 aprile, senza applicazioni di sanzioni, onde evitare di dover pagare contributi Inps e Inail per tutto il periodo di sospensione».

Ad esempio, in base a semplici calcoli, una ditta individuale che si trova attualmente senza lavoro dovrebbe corrispondere, a gennaio 2011, circa 7mila euro tra Inps e Inail, più diritti camerali e altro, senza aver svolto alcuna attività. «Cifre insostenibili», sostiene ancora Merlini, «per chi per più di 15 mesi non ha prodotto un centesimo di reddito. Ma rimane ancora irrisolto il problema Inail: il commerciante titolare di un negozio crollato o inagibile dovrebbe versare ugualmente l'Inail per rischi e infortuni».

L'Ordine ha profuso il massimo sforzo per il differimento delle imposte attraverso un'azione sinergica che ha dato i suoi frutti. Lo slittamento al primo gennaio 2011 del pagamento di Ires e Irap per le imprese del cratere con studio di settore, deciso dall'Agenzia delle Entrate, è stato ottenuto grazie a una serie di incontri e colloqui all'Aquila e a Roma. All'assemblea dei presidenti del consiglio nazionale, Merlini ha rappresentato lo stato di crisi e sofferenza dell'Aquila e degli altri centri del cratere.

Il grido di dolore è stato raccolto dal presidente nazionale Claudio Siciliotti, e dal professor Paolo Moretti, consigliere nazionale, che si sono subito attivati con Attilio Befera, direttore generale dell'Agenzia delle Entrate. L'Ordine, contestualmente, ha sensibilizzato anche i parlamentari abruzzesi e un carteggio è intercorso anche col sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta e il commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi. Decisivo, infine, l'incontro con Rossella Rotondo, direttrice regionale delle Entrate.

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