in scena il gruppo dell’aquila

Pienone per la commedia dialettale del compianto Villani

L’AQUILA. Successo oltre ogni più rosea previsione per la commedia dialettale “S’è mortu Raffaele Barò”, rappresentata dal “Gruppo dell’Aquila”. Lo spettacolo è stato messo in scena soprattutto come...

L’AQUILA. Successo oltre ogni più rosea previsione per la commedia dialettale “S’è mortu Raffaele Barò”, rappresentata dal “Gruppo dell’Aquila”. Lo spettacolo è stato messo in scena soprattutto come omaggio all’autore, Franco Villani, scomparso nel gennaio scorso. In tutte e quattro le serate al Teatro Zeta è stato registrato il pienone. All’inizio della rappresentazione la regista Tiziana Gioia a nome degli attori e dei tecnici ha letto una toccante lettera per Franco Villani. Alla fine sul palcoscenico è salita anche Rossana Crisi Villani, moglie di Franco, che visibilmente commossa ha salutato il pubblico che l’ha applaudita a lungo. La commedia, rappresentata per la prima volta nel 1971, non ha perso lo smalto originale anche grazie alla bravura degli attori, capaci di tenere la scena con i tempi giusti e con caratterizzazioni che hanno divertito molto gli spettatori. La trama: uno spiritoso burlone, Raffaele Barone, ha la disgrazia di morire a causa di uno scherzo da lui preparato ai danni dell’intera città. Ricchissimo, prima di morire, aveva previsto le varie beghe familiari derivanti dall’eredità lasciata ed aveva preparato, per i suoi congiunti, un ultimo scherzo al quale avrebbe assistito avendo ottenuto, per intercessione di San Bernardino “dodici ore di ferie”prima di oltrepassare definitivamente la linea che divide la vita terrena dalla vita eterna».