Pietrucci: sulla sede decida il prossimo consiglio

Il consigliere regionale rilancia: «Questione centrale per l’assetto della città La scelta non può essere fatta negli ultimi mesi di mandato della giunta»

L’AQUILA. Sulla sede unica degli uffici comunali, che l’amministrazione intende realizzare a Pile, è scontro tra il sindaco Massimo Cialente e il consigliere regionale Pd Pierpaolo Pietrucci. «Le esigenze sono cambiate», dice a chiare note Pietrucci, «al di là delle buone intenzioni del sindaco Cialente e dell’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano. La questione delle sedi comunali è troppo centrale e decisiva per l’assetto e lo sviluppo della città futura, per essere affrontata dall’amministrazione negli ultimi mesi di mandato».

POSTICIPARE. Lasciare la scelta al nuovo consiglio comunale, che si formerà dopo le elezioni. Questa la richiesta di Pietrucci. «Il prossimo Piano regolatore generale dovrà, per forza di cose, annoverare tra i punti centrali proprio il recupero delle sedi comunali in centro. Sono convinto, come chiede la città – e lo confermano le prese di posizione pubbliche di numerose rappresentanze, dai sindaci, ai commercianti, alle categorie produttive, oltre a un numero impressionante di interventi degli aquilani sui social – che la collocazione naturale degli uffici comunali debba essere in un centro storico pedonalizzato, fulcro della città e della comunità aquilana, oltre che cuore e riferimento per la sua rinascita dell’Aquila».

SCELTA OBBLIGATA. Pietrucci individua nel riposizionamento degli uffici comunali in centro «un’assoluta priorità». «Avrebbe avuto senso spendere i 40 milioni di euro disponibili per questo scopo subito dopo il terremoto. Non adesso che le esigenze sono mutate. Il progetto dev’essere un altro. Nella dislocazione del Comune nelle diverse sedi in centro, cinque grandi plessi dove ci sarebbe spazio per ospitare diverse altre amministrazioni pubbliche, vanno coinvolte le migliori energie e competenze della città. Essendo un progetto che guarda all’immediato futuro, devono essere energie fresche», afferma il consigliere regionale, che auspica una sinergia tra Università e ordini professionali.

LABORATORIO DI IDEE. Pietrucci lancia una proposta: la costituzione di un laboratorio di idee, coordinato dall’Ateneo aquilano e dagli ordini professionali. «Un centro di ricerca», incalza, «che potrebbe usufruire di locali messi a disposizione dal Comune e delle altre amministrazioni pubbliche. Il tavolo di lavoro che ho istituito in consiglio regionale, alla presenza del sindaco Cialente, ha fatto emergere diverse possibilità, tanto da configurare un’eccedenza di patrimonio immobiliare in centro». «La vocazione cardine dell’Aquila è quella di città amministrativa e su questo intendo continuare a lavorare e a battermi nei prossimi anni». Così il consigliere regionale Pietrucci, che aggiunge in conclusione: «Il laboratorio potrebbe individuare ipotesi di trasformazione, collegamento, dislocazione e messa in rete delle sedi comunali nel centro storico, valorizzandone la funzione di centro aggregativo e anima della città stessa. Credo, infine, che si tratti di un utile esercizio oltre che di amministrazione, di dibattito, che avrebbe il pregio di muovere le coscienze, oltre che di valorizzare le competenze dei nostri professionisti e dell’Ateneo aquilano. Un esperimento di rilievo internazionale».

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