«Politici bugiardi», l’ira dei ricercatori del Crab

I 24 dipendenti del centro di via Pertini manifestano davanti al municipio Sono senza stipendio da 6 mesi: «Dagli amministratori solo scaricabarile»

AVEZZANO. Si è spostata davanti al municipio la protesta dei 24 dipendenti del Crab, da sei mesi senza stipendio e con ben poche speranze per il futuro. Il centro di ricerca è in liquidazione da anni ed è sotto la supervisione di quattro commissari. Comune, Provincia e Regione continuano ad avere ognuno delle quote ma nessuna delle parti in causa prende in mano la situazione per risollevare le sorti del centro che fino a qualche tempo fa era il punto di riferimento dell’agricoltura del Fucino e del resto dell’Abruzzo. Al Crab sono state realizzate colture innovative. Ieri mattina i lavoratori hanno atteso l’arrivo del sindaco Gianni Di Pangrazio con fischietti e striscioni per “denunciare” per quasi due ore il disinteresse della politica. «Comune, Regione, amministratori bugiardi» era scritto su un lenzuolo bianco.

I ricercatori hanno ottenuto un incontro con il sindaco e lo hanno raggiunto all’interno del palazzo comunale. «Di Pangrazio ha telefonato all’assessore regionale Dino Pepe», commenta Alessandra Baldassarre, «e ci ha detto che al prossimo incontro nella sede dell’assessorato regionale sarà presente. La nostra protesta però non si ferma qui. Già la prossima settimana andremo a portare il nostro dissenso all’Aquila. Sono mesi che scioperiamo, nessuno ha speso una parola per la nostra situazione. Hanno continuato a fare lo scaricabarile: il Comune sulla Regione, la Provincia sulla Regione, ma tutti continuano ad avere quote del Crab. Chi doveva vigilare non ha fatto bene il proprio lavoro, considerato che i debiti sono aumentati». Ai lavoratori davanti al Comune ha portato la propria solidarietà anche il professore Mario Casale. «Il governo Renzi ha stanziato due miliardi e mezzo di euro per la ricerca scientifica», osserva, «sarebbe il caso che arrivassero anche per il Crab della Marsica dei fondi adeguati». (m.t.)

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