Ponte crollato sui binari cominciata la demolizione

Strada chiusa per due mesi, appello a Provincia e Anas per lavori in tempi rapidi Il sindaco Giusti: preoccupati per le attività commerciali e per la Sanofi Aventis

SCOPPITO. All’indomani della tragedia sfiorata lungo la tratta ferroviaria Terni-L’Aquila-Sulmona, nel territorio di Scoppito, le preoccupazioni del sindaco Marco Giusti, scampato il pericolo, riguardano le oltre 60 attività commerciali della zona e lo stabilimento farmaceutico della Sanofi Aventis.

La viabilità principale nell’area, dopo il crollo parziale del ponte in fase di ristrutturazione, di cui ieri è iniziata la demolizione per motivi di sicurezza, resterà interdetta per almeno due mesi. In queste ore, di concerto con la Provincia, il primo cittadino di Scoppito sta valutando la soluzione migliore, sul fronte della viabilità alternativa. Ma ci sono problemi soprattutto per il traffico pesante, quello diretto al sito industriale, e si rischia una fortissima penalizzazione delle tante attività commerciali che insistono nella zona e che hanno subìto un notevole incremento dopo il terremoto.

Il sindaco Giusti, per quanto di sua competenza, sollecita tutti gli enti coinvolti ad accelerare i tempi per il ripristino dell’asse viario ordinario. Dopo l’incidente, sono state chiuse, oltre al tratto ferroviario, anche la strada statale 17 e la provinciale Forulense. Intanto, ancora non emergono novità sul fronte delle indagini condotte dalla Polfer. Anche l’Anas, che ha appaltato i lavori al ponte a una ditta di Sora, ha annunciato la nomina di una commissione d’inchiesta per verificare eventuali responsabilità dell’impresa appaltatrice che sta effettuando i lavori.

Dal ponte in fase di ristrutturazione, nella notte tra venerdì e sabato, è venuta giù una grossa lastra di calcestruzzo, pesante circa 20 tonnellate, che è andata a posizionarsi ai bordi dei binari, nella tratta tra la frazione di Sassa e quella di Collettara di Scoppito. Se in quel momento si fosse trovato a transitare un treno, si sarebbe potuta verificarsi una tragedia.

«Fortunatamente abbiamo evitato un disastro», spiega il sindaco di Scoppito, «ma ora si rischia di avere gravi ripercussioni sull’economia locale. Mi riferisco alle oltre 60 attività commerciali della zona, numericamente aumentate dopo il sisma in seguito al trasferimento di tanti negozi dal centro della città, e allo stabilimento della Sanofi Aventis, fiore all’occhiello del territorio. La chiusura della statale 17 e della strada provinciale potrebbe protrarsi per due mesi: tempi decisamente lunghi, a fronte di una viabilità alternativa insufficiente e difficoltosa soprattutto per i mezzi pesanti diretti all’azienda farmaceutica. Sono seriamente preoccupato e ho già incontrato l’assessore provinciale alla viabilità Guido Quintino Liris per individuare le soluzioni migliori. Come Comune, pretendiamo il rispetto della tempistica necessaria alla messa in sicurezza del ponte e del tratto ferroviario e quindi il ripristino dell viabilità ordinaria. Faccio un appello a tutti gli enti coinvolti: gli interventi tecnici servono, ma devono essere celeri».

I lavori di ristrutturazione al cavalcavia che sovrasta la statale 17 e la provinciale Forulense sono iniziati lo scorso novembre, ma in questi mesi diversi sono stati i problemi incontrati.

«È chiaro che c’è stato un problema sulla programmazione delle opere e adesso si è verificato anche questo incidente. Ma a pagare non possono essere le attività produttive e commerciali», conclude il sindaco Giusti, «che si reggono sfruttando il flusso veicolare quotidiano».

Le indagini sono affidate all’ispettore della Polfer Gian carlo Valentini e coordinate dal sostituto procuratore Stefano Gal lo. Per ora si sta procedendo contro ignoti per il reato di disastro colposo, ma una volta conclusi gli accertamenti (un rapporto è atteso per questa mattina) scatteranno i primi avvisi di garanzia.

Ad accorgersi del crollo il macchinista del locomotore diesel che per primo si è trovato a transitare sotto il ponte sabato mattina.

Romana Scopano

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