Poste, file e attese infinite Trasacco si ribella ai tagli 

Scatta la petizione Pro loco per sollecitare interventi della direzione provinciale Disagi dovuti a carenze di personale: «Due impiegati per quasi 7mila abitanti» 

TRASACCO. Ufficio postale in “sofferenza” numerica, con lunghe file e disservizi: gli utenti di Trasacco si mobilitano per chiedere il potenziamento del personale addetto agli sportelli. Scatta anche una petizione popolare promossa dalla Pro loco.
«Non è possibile passare ore alle Poste per una semplice operazione», afferma Paola Quaglieri, ristoratrice, «ogni volta è sempre la stessa storia, per non parlare dei giorni in cui vengono pagate le pensioni. In quel caso è meglio stare alla larga, altrimenti si rischia di passare la giornata in attesa».
Il problema delle lunghe file e dei disservizi sarebbe stato originato dalla riduzione di personale. «Prima c’era uno sportello con un addetto alle raccomandate, il ritiro dei pacchi, le spedizioni e i conti correnti», spiega Quaglieri, «poi, non si capisce per quale motivo, hanno tolto un’unità operativa e sono iniziati i primi problemi: le file si sono allungate a dismisura. Ogni tanto qualcuno si sente male per l’attesa troppo lunga, mentre ultimamente il personale, forse stanco per l’aumento del carico di lavoro, alle 13.35 in punto chiude bottega senza servire chi è dentro e ha fatto la fila». Sulla questione scende in pista la Pro loco: da venerdì 21 dicembre al 6 gennaio, l’associazione presieduta da Alessandro Luciani allestirà un banchetto per la raccolta di firme in piazza – nell’area della tensostrttura allestita per gli eventi natalizi – finalizzata a chiedere alla direzione provinciale delle poste o «un rafforzamento del numero degli operatori all’ufficio vicino al Comune», o «l’apertura di un altro sportello» nella zona bassa. «La situazione è insostenibile», tuona Luciani, «non si possono passare ore e ore in attesa per un’operazione allo sportello dove ci sono due soli operatori, a volte uno, in un centro che conta quasi 7mila abitanti. Non è una questione personale, però, per fornire un raffronto, posso dire che per effettuare una raccomandata ho atteso ben due ore e quaranta. In più occasioni delle persone anziane si sono sentite male. Le Poste assegnino all’ufficio di Trasacco il personale sufficiente per il numero di abitanti».
La situazione, già critica in precedenza, sarebbe peggiorata con la chiusura di uno sportello. Quaglieri, non entra nel merito delle questioni interne del personale, però stigmatizza «l’aggravamento delle condizioni generali del servizio. Poiché non si può prevedere il tempo di attesa per il servizio», aggiunge, «capita di stare in fila a lungo e poi, alle 13.35, si rischia la beffa: l’addetto chiude i battenti e arrivederci al giorno dopo. Non può continuare così: chi ha la responsabilità trovi il rimedio».
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