Presi dopo l’inseguimento: condanna a 3 anni e mezzo

Restano in carcere due giovani accusati di un furto in abitazione a Gignano Sono ladri in trasferta provenienti da un campo rom della zona di Ciampino

L’AQUILA. Dura condanna, dopo giudizio direttissimo, per due giovani rom accusati di furto e resistenza a pubblico ufficiale che sono stati arrestati alcuni giorni fa da polizia e carabinieri che li hanno inseguiti prima in auto e poi a piedi.

I due imputati, di 20 e 22 anni, D.R. e D.C., sono stati condannati a tre anni e mezzo di reclusione a fronte di una richiesta ancora più pesante di 4 anni avanzata dal pm Stefano Gallo.

A una pena così pesante, inflitta dal giudice Giuseppe Romano Gargarella, si è arrivati anche in considerazione del fatto che i due accusati, pur essendo giovanissimi, hanno collezionato una serie di nomi falsi, ovvero gli «alias», allo scopo di commettere altri reati predatori.

Una sentenza dura che, secondo gli investigatori, ha una sua importanza in quanto avvisa i potenziali sciacalli che la magistratura sarà inflessibile e non concederà sconti.

I due, come detto, furono presi con un’operazione congiunta di carabinieri e polizia dopo che avevano svaligiato un appartamento in via Grotta di Navarra a Gignano.

L’allarme scattò alle 10 quando un residente chiamò il 113 dopo avere notato i topi d’appartamento che erano entrati nell’abitazione accanto alla sua. La Volante, coordinata dal dirigente Nicola Di Pasquale, giunse subito e allora i malviventi salirono a bordo della loro Alfa Romeo 156 per scappare a tutta velocità verso la superstrada. Vistosi incalzare dalle pattuglie della polizia e poi anche dei carabinieri il conducente (con lui anche un minorenne per il quale si procede a parte), nel tentativo di imboccare la rampa di inversione di marcia, perse il controllo dell’auto poi finita contro il guard rail. L’inseguimento proseguì a piedi nell’area adiacente dove c’è un cantiere Anas per realizzare un ponte di collegamento tra Mausonia e superstrada di Gignano.

Proprio in quel momento arrivò la macchina con a bordo anche il comandante provinciale dei carabinieri, Giuseppe Donnarumma, il quale era informato su cosa stesse accadendo tramite comunicazione radio. L’ufficiale (unitamente ad altro militare) bloccò due ladri mentre il terzo fu fermato poco dopo da un equipaggio della polizia stradale.

Si tratta di ladri in trasferta, in quanto i tre provengono dal campo rom «La Barbuta» di Ciampino.

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