Pressioni su Berlusconi, lite a distanza Chiodi-Idv

Orlando: governo del malaffare. Il presidente della Regione: discutibili azioni di richiamo

L'AQUILA. Le presunte pressioni al presidente del consiglio Silvio Berlusconi, chiamato in causa in alcune intercettazioni, hanno innescato uno scontro a distanza fra Italia dei Valori e il presidente della Regione, Gianni Chiodi.

Il portavoce dell'Idv, Leoluca Orlando, ha dichiarato: «Arriva anche dall'Abruzzo l'ennesima conferma delle vere ragioni per cui Silvio Berlusconi e la sua cricca abbiano fatto tanto per portare in parlamento un provvedimento vergognoso come quello della legge bavaglio. Lo dimostrano le intercettazioni, su cui stanno lavorando le Procure dell'Aquila e di Pescara, che confermerebbero un coinvolgimento dello stesso presidente del consiglio nelle speculazioni sulla ricostruzione post-terremoto in Abruzzo. Ce n'è abbastanza ormai per parlare di una maggioranza attenta soltanto a garantire l'impunità ai ladroni di Roma e alle loro propaggini regionali. Questo governo del malaffare deve andare a casa al più presto».

La replica di Chiodi è stata puntuale. Ha definito «deplorevoli i tentativi di tirare in ballo il presidente del consiglio proprio in situazioni in cui Berlusconi si è prodigato per risollevare le sorti di una città distrutta dal terremoto impegnato nella politica del fare e della concretezza». Le affermazioni di Orlando sono state definite «strumentali e non rispondenti alla verità dei fatti». «Si tratta di discutibili azioni di richiamo», ha aggiunto Chiodi, «e di infruttuose uscite di propaganda politica in un momento sicuramente difficile in cui, invece, abbiamo bisogno di un maggiore coinvolgimento di tutte le forze politiche in campo, di una presa di coscienza e di uno sforzo comune per ricostruire una città messa in ginocchio dal sisma e risollevare le sorti di numerose aziende in crisi garantendo un futuro occupazionale». (r.rs.)

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