Primarie Pd, in 4200 al voto

Domani, negli stessi seggi delle precedenti consultazioni, la scelta dal basso dei nuovi parlamentari

L’AQUILA. Una sfida molto impegnativa, è quella a cui si sta preparando il Pd aquilano per domani: le primarie potrebbero avere un significato fondamentale per la rappresentanza della città a livello parlamentare. Il rischio concreto, infatti, che aleggia nelle stanze del Partito Democratico del capoluogo, è che gran parte degli aspiranti aquilani resti fuori dalla competizione. Questo perché, rispetto alle altre province, quella del capoluogo ha meno forza nel rapporto tra numero di elettori e iscritti al partito. Senza contare i diktat che potrebbero arrivare da Roma. La decisione improvvisa del presidente Mario Monti di rassegnare le dimissioni ha lasciato pochissimi giorni per i preparativi della campagna elettorale. Ma i rappresentanti del Pd hanno già organizzato tutto per permettere agli iscritti di scegliere i candidati alla Camera e al Senato per le elezioni politiche di febbraio.

«Non solo dobbiamo augurarci che l’affluenza alle urne sia alta», ha spiegato il consigliere comunale Maurizio Capri, «ma anche che il numero dei cosiddetti “catapultati” direttamente da Roma scenda, rispetto ai quattro previsti, affinché si possa davvero esprimere una candidatura voluta dalla gente».

Come spiega l’esponente del Pd Mauro Marchetti, infatti, «la circoscrizione regionale dovrebbe esprimere 8 candidati, alla città dell'Aquila ne dovrebbero toccare due o nella peggiore delle ipotesi anche uno». È per questo che il Pd aquilano chiede ai vertici di ridurre il numero dei candidati imposti dall'alto. I concorrenti alle primarie dovranno fare i conti coi veterani della politica che hanno ottenuto la deroga, come nel caso del senatore Franco Marini, e con coloro che saranno inseriti nella quota che si è riservata il segretario nazionale e candidato premier Pier Luigi Bersani. Domani, dunque, il Pd aquilano gioca una partita importante. «Per L’Aquila è fondamentale poter avere dei propri rappresentanti al governo», ha detto Marchetti. «È per questo che invitiamo gli aquilani al voto, nel numero più alto possibile. Sapere di essere rappresentati da chi conosce il territorio sarebbe una garanzia». L'appuntamento è per domani, dalle 8 alle 21, negli stessi seggi delle scorse primarie: nella sede dell’Ance, al Grand Hotel, nel centro civico di Paganica, nell’ex sede del consiglio di circoscrizione di Sassa, al centro civico di Arischia e a Roio. Potrà votare chi lo ha già fatto per le consultazioni del 25 novembre e del 2 dicembre e i tesserati al partito nel 2011 (che potranno rinnovare la tessera al Grand Hotel). In totale, per la sola città dell’Aquila, si prevedono fino a 4200 persone alle urne. I candidati alle primarie sono il deputato uscente Giovanni Lolli, l’assessore comunale Stefania Pezzopane, il presidente dell’assemblea provinciale del Pd e del cda della Gran Sasso Acqua Americo Di Benedetto, la segretaria cittadina di Avezzano Lorenza Panei, l’ex assessore provinciale Michele Fina, Eleonora Mesiano, esponente del partito in Valle Peligna e il consigliere regionale Giovanni D'Amico. Per la prima volta, inoltre, sarà possibile la doppia preferenza di genere (un uomo e una donna): in questo modo nelle liste finali le donne avranno una rappresentanza del 40% rispetto agli uomini.

Michela Corridore

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