Progetto Case, Map e Musp verranno tutti abbattuti

Approvato l’atto d’indirizzo di Palumbo (Pd) sullo smantellamento degli insediamenti provvisori In aula scontro ad alta tensione tra il sindaco Cialente e i consiglieri Vittorini e De Matteis

L’AQUILA. Il progetto Case e i villaggi Map saranno smantellati previa «valutazione di carattere economico, urbanistico, sociale e demografico» e con l’impegno del Comune «a farsi promotore, nei confronti del governo, del reperimento delle somme necessarie agli interventi conseguenti».

A fine discussione il consigliere dell’Idv Angelo Mancini ha chiesto d’inserire anche i Musp, i moduli a uso scolastico provvisorio, nell’eventuale piano di abbattimento. Nel mezzo del dibattito sulla gestione del patrimonio immobiliare post-sisma, spada di Damocle sull’amministrazione comunale per i costi di manutenzione e per la questione mai del tutto chiarita delle bollette e mentre si esalta la scelta di destinare alcuni alloggi alle fragilità sociali e all’Ater, spunta la novità che le strutture post-sisma verranno smantellate. Ebbene, si metterà la parola fine a quelle new town che cadono a pezzi volute da Silvio Berlusconi, il quale oltre a negare il crollo dei balconi sostiene che lui e l’ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso torneranno all’Aquila e saranno accolti «da eroi» proprio grazie alla realizzazione delle new town. Per ora c’è solo questo atto d’indirizzo che ha messo d’accordo quasi tutti sull’ordine del giorno “Piano di abbattimento dei complessi Case e Map” del capogruppo Pd Stefano Palumbo: l’approvazione è arrivata con il sostegno di una parte della minoranza. Ma è sul racconto che il sindaco Massimo Cialente ha fatto della realizzazione del progetto Case nel periodo dell’emergenza, che ieri pomeriggio è esploso un nuovo forte contrasto con il consigliere di “Appello per L’Aquila che vogliamo” Vincenzo Vittorini e con l’esponente di “L’Aquila città aperta” Giorgio De Matteis. Cialente «bugiardo» per De Matteis e «colui che ha ucciso la città» per Vittorini. La tensione, già alta durante la mattinata, è diventata scontro aperto nel pomeriggio. Dev’essere diventato un incubo per il sindaco e la sua maggioranza partecipare al consiglio comunale.

Come gli animali che si fanno sempre più aggressivi a mano a mano che le prede s’indeboliscono, le opposizioni alzano il tiro a ogni seduta su qualsiasi argomento possa sfibrare i nervi alla maggioranza. Ieri l’arena si prestava a una lotta “all’ultimo sangue” per i temi affrontati (oltre al progetto Case anche la sanità).

Dopo aver nominato, nella mattinata, il collegio dei Revisori dei conti e dopo l’approvazione dell’ordine del giorno presentato da Raffaele Daniele dell’Udc sul tema “Norme sulla ricostruzione dei territori colpiti dal sisma”, via libera anche a un ordine del giorno del consigliere di Centro democratico Ermanno Giorgi sulla questione “Scie chimiche e informazione” e alla proposta dell’assessore alle Attività produttive Pierluigi Mancini sui “Termini di mantenimento delle strutture provvisorie adibite ad attività produttive”.

Marianna Gianforte

©RIPRODUZIONE RISERVATA