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Protesta e sì al referendum per salvare il tribunale

SULMONA. Due livelli su cui lavorare: una manifestazione di protesta che coinvolga l'intero territorio e il referendum per l'abrogazione del decreto legislativo sulla soppressione dei tribunali...

SULMONA. Due livelli su cui lavorare: una manifestazione di protesta che coinvolga l'intero territorio e il referendum per l'abrogazione del decreto legislativo sulla soppressione dei tribunali minore. Doppio percorso per gli avvocati da qui in avanti a sostegno della battaglia per la salvaguardia del tribunale di Sulmona. Un indirizzo che arriva all’indomani dell’incontro con il ministro della giustizia Anna Maria Cancellieri, che ha aperto la possibilità a un differimento di tre anni della chiusura del tribunale di Sulmona. «La proroga, da sola, non risolve il problema», ha affermato il presidente dell’ordine forense peligno, Gabriele Tedeschi, nel corso dell’affollata assemblea di ieri mattina che si è tenuta nel tribunale di Sulmona, «ragione che ci impone di continuare nella nostra battaglia». Le modalità e i tempi della grande manifestazione territoriale saranno decisi nel corso della prossima riunione del comitato in programma martedì.

Intanto sulla vicenda del tribunale sono intervenute anche le senatrici Stefania Pezzopane (Pd) ed Enza Blundo (M5S), anche loro presenti all’incontro con il ministro. «La proroga è una soluzione tampone, che deve servire a guadagnare tempo», spiega Pezzopane, «Il nostro obiettivo dovrà essere la salvezza dei Tribunali cosiddetti minori e nello specifico del Tribunale di Sulmona».

«Bisogna rivedere ed ampliare il bacino di utenza del Tribunale di Sulmona», aggiunge la senatrice Blundo, «fino ad arrivare al necessario requisito del superamento dei 100 mila abitanti».(c.l.)

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