Protezione civile nazionale trova casa all’Interporto 

Avezzano preferito all’aeroporto di Preturo. Il progetto deciso ieri in Regione da D’Alfonso, Borrelli, Maria Teresa Letta (Croce Rossa) e Di Pangrazio

AVEZZANO. Il Dipartimento nazionale della Protezione civile ha chiesto alla Regione Abruzzo l'assegnazione di alcuni spazi del Centro smistamento merci di Avezzano, come nuova sede del Polo logistico che attualmente si trova a Roma.
La richiesta è stata formalizzata al presidente della giunta regionale, Luciano D'Alfonso, dal capo dipartimento Angelo Borrelli.
Il nuovo Polo logistico della Protezione civile ad Avezzano è stato deciso ieri pomeriggio in una riunione a Pescara, alla quale hanno partecipato, tra gli altri, Maria Teresa Letta, in rappresentanza della Croce Rossa Italiana, il presidente del consiglio regionale, Giuseppe Di Pangrazio, e il presidente dell'Arap (Azienda regionale attività produttive), Giampiero Leombroni.
«La struttura di Avezzano è stata scelta in quanto, oltre a essere baricentrica rispetto alla costa adriatica e a quella tirrenica, è direttamente collegata alla rete autostradale, da cui sono facilmente raggiungibili tutte le principali direttrici viarie italiane», ha sottolineato il presidente della Regione Abruzzo e senatore, Luciano D'Alfonso. «La Regione accoglie favorevolmente l'istanza della Protezione civile ed è pronta a fornire tutta la collaborazione necessaria affinché questa iniziativa possa concretizzarsi in tempi brevi».
«Si tratta del primo passo di un progetto più ampio e articolato», ha tenuto a precisare il presidente D’Alfonso, «che potrebbe portare ad avere in Abruzzo un polo della Protezione civile che possa occuparsi anche di una serie di altre attività, soprattutto per quanto riguarda la formazione del personale da impiegare in caso di emergenze».
Secondo il presidente-senatore, quella di Avezzano è «una grande opportunità che, in futuro, potrebbe coinvolgere anche l'aeroporto di Preturo all'Aquila».
L’aeroporto di Preturo doveva essere uno dei punti nevralgici della Protezione civile, proprio per la sua centralità rispetto alle zone interne e a Roma e doveva rientrare nel Masterplan. Ma il progetto è stato escluso.
Risale al 2010 lo scontro tra Avezzano e L’Aquila per la sede nazionale del Polo logistico, quando il progetto è stato caldeggiato dall’allora assessore regionale alla Protezione civile, Daniela Stati.
«Un progetto», afferma la Stati in quel periodo, «sul quale sta lavorando l’intera giunta regionale». Dichiarazioni che allora hanno scatenato la reazione dell’Aquila, che proponeva, appunto, l’aeroporto di Preturo. Un progetto a lungo rincorso, e da più parti in passato sponsorizzato, che si è scontrato con la proposta dell’assessore regionale alla Protezione civile, che ha visto in Avezzano e nel suo interporto un punto strategico. E una proposta che ha visto, otto anni dopo, la scelta proprio di Avezzano. «Un punto strategico», sono le parole profetizzanti della Stati otto anni fa, «per lo smistamento degli aiuti da destinare alle zone terremotate. Stiamo lavorando per portare la Protezione civile nazionale all’interporto di Avezzano. Logisticamente si tratta di una struttura di notevole qualità, posizionata a ridosso di città importanti come Roma e Napoli e centrale rispetto al territorio italiano. La sua funzionalità è stata testata durante l’emergenza sismica per il deposito e la gestione del materiale e delle attrezzature destinate al superamento della fase più critica». Otto anni dopo, il progetto diventa realtà.
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