Pulizia, decoro e convivenza civile Così il Comune detta nuove linee 

Il vicesindaco Berardi presenta il regolamento. In 33 pagine tutti i divieti e i modelli comportamentali Si va dai rifiuti lasciati ovunque alla corretta fruizione di spazi pubblici e al rispetto delle aree verdi

SULMONA. La città di Sulmona è ricca di bellezze architettoniche ma deve fare i conti con situazioni di degrado con le strade spesso ridotte a delle vere pattumiere.
Tutto questo a causa delle cattive abitudini degli abitanti che non hanno cura degli spazi comuni dimenticando le buone norme di comportamento. Per questa ragione l’amministrazione comunale si è impegnata a trovare delle linee guida da far rispettare per ristabilire l’ordine e il decoro urbano. Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, il vicesindaco con delega all’urbanistica e al centro storico, Sergio Berardi, ha illustrato il nuovo regolamento volto al decoro e alla convivenza civile. «Abbiamo provato a realizzare uno strumento per sconfiggere il degrado e restituire decoro alla città», ha spiegato Berardi. «L’ambiente urbano è stato purtroppo vittima di una serie di comportamenti che non sono stati per nulla di aiuto su questo fronte. È il caso del conferimento dei rifiuti urbani non realizzato nelle forme dovute. Spesso non vengono utilizzati i mastelli, con il risultato che i rifiuti finiscono per disperdersi lungo vicoli e strade», ha sottolineato. «Questo regolamento ha l’obiettivo di disciplinare, attraverso precise indicazioni, le azioni dei cittadini che avranno modo di riflettere su come preservare da atteggiamenti incivili i nostri spazi pubblici e il nostro patrimonio ambientale e architettonico». Un documento che spazia, attraverso un lungo elenco di articoli, dai rifiuti alla fruibilità dei luoghi e degli edifici pubblici. A tal fine, tanto per citare alcuni esempi, è vietato lavare nelle fontane veicoli o animali, così come praticare l’accattonaggio molesto o alimentare animali domestici o randagi senza assicurare una successiva adeguata pulizia dei luoghi. E ancora, è vietato accendere fuochi sul suolo pubblico o nelle aree verdi, anche private, fatte salve specifiche autorizzazioni. Quindi la pulizia, da parte degli esercenti delle vetrine e degli spazi compresi tra le serrande e gli ingressi. Tra gli articoli inseriti nelle 33 pagine predisposte dall’assessore, viene ribadito anche il divieto di realizzare forme di campeggio in qualunque area non adibita a tale scopo. «Il documento ha come priorità quella di educare e non di sanzionare», ha precisato il vicesindaco, «perché siamo convinti che bisogna battere sulla prevenzione». Poi l’annoso conflitto tra residenti e popolo della movida. «Molti residenti hanno bisogno di riposo e al contrario i giovani chiedono una vita sociale attiva soprattutto nelle ore notturne. Cercare di venire incontro alle esigenze degli uni e degli altri, trovando un giusto equilibrio, è il nostro compito. Credo che con questo documento si possa riuscire a raggiungere l’obiettivo», ha aggiunto Berardi, sottolineando che il regolamento è al momento «un documento modificabile, aperto dunque a suggerimenti».
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