Ranalli stravince e sarà il candidato del centrosinistra

L’avversario Iannamorelli si ferma al 36,26 per cento Il Pd è ancora spaccato ed è il vero sconfitto alle urne

SULMONA. Sorrisi e congratulazioni per Peppino Ranalli (Idv) candidato sindaco della coalizione di centrosinistra che ha ottenuto 1.341 voti (63,74%). È questo il risultato del ballottaggio delle primarie di ieri. Una vittoria forse prevedibile, visti i numeri del primo turno, ma inatteso è stato il distacco tra Ranalli e Antonio Iannamorelli che ha ottenuto 763 voti (36,26%). Nonostante i buoni propositi, da queste primarie di coalizione a uscire sconfitto è il Pd che, partito con tre candidati, non è riuscito a esprimere il candidato sindaco. Troppe le lotte intestine nel partito e ruggini vecchie e nuove stanno tornando a galla. «Sono soddisfatto e felice», ha detto Ranalli, «è una grande festa per il centrosinistra e da subito lavoreremo per attuare il programma tutti insieme e riconquistare Palazzo San Francesco. Mi adopererò per guidare il centrosinistra anche attraversi un confronto con le forze politiche che oggi non hanno partecipato».

«Forse devo fare altro nella vita», ha sentenziato Iannamorelli, con coraggio e onestà intellettuale, «quando si perde così perde la persona e non penso di essere stato lasciato solo dal Pd». Il calo d'affluenza era stato previsto dagli organizzatori. Al primo turno di domenica scorsa avevano votato 2.782, molti dei quali, ieri, hanno deciso di non recarsi alle urne. Alle 18, infatti, avevano votato circa 1.800 persone, alla chiusura delle urne si sono sfiorati i 2.200 mila elettori. «Si tratta di un calo fisiologico e previsto», sostiene Roberto Spinosa segretario territoriale del Pd e componente del coordinamento per le primarie insieme a Domenico Capaldo (Sel) e Franco Casciani (Idv) «siamo comunque soddisfatti per la partecipazione registrata, ma sarebbe più soddisfacente se tutti i votanti del primo turno fossero tornati ieri. Mi rendo conto che il voto delle primarie è sostanzialmente un voto alla persona». A non passare il primo turno era stati tre candidati: Teresa Nannarone e Raffaele Giannantonio del Pd, Silverio Gatta per Sel. Non è bastasto al Pd, per vincere, fare quadrato intorno al suo candidato rimasto in gara, Antonio Iannamorelli, mentre Peppino Ranalli, l'altro sfidante, ha incassato il sostegno di Sel. Ora, almeno per il centrosinistra, con la scelta ufficiale del suo candidato sindaco comincia la campagna elettorale. L'obiettivo è conquistare il Comune dopo cinque anni di amministrazione di centrodestra del sindaco Fabio Federico. Alle 20 in punto hanno preso il via le operazioni di spoglio delle schede.

Negli ex locali commerciali di Cheope Abbigliamento, lungo corso Ovidio, dove è stato allestito il seggio elettorale composto da quattro sezioni, la tensione è stata subito alta. Oltre una ventina di volontari ha lavorato l'intera giornata per garantire le operazioni di voto. Fuori e dentro il seggio, con il trascorrere dei minuti è cresciuto anche il numero delle persone in attesa dei risultati definitivi. Il programma di Ranalli verte innanzitutto sulla costituzione della giunta del territorio mirata a condividere un nuovo modello di sviluppo territoriale e economico dall'Alto Sangro alla Val Pescara. Secondo il candidato tale strumento è in grado di favorire lavoro e occupazione. Al riguardo, sono state già previste anche le modalità di finanziamento, ovvero attraverso i fondi comunitari 2014-2020 messi a disposizione dal ministero della Coesione territoriale per sostenere il Piano di azione per la coesione. «Sono disponibili oltre 12 miliardi di euro», spiega Ranalli.

Chiara Buccini

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