Regionali, il Pd dice no all’ex sindaco Anastasio

Dopo le primarie giochi fatti nel Partito democratico e stop alle deroghe Non ci saranno spazi nelle liste civiche a sostegno del candidato D’Alfonso

L’AQUILA. È scontro nel Partito democratico sulle candidature alle elezioni regionali. Tutto a causa della sortita dell’ex sindaco di Pizzoli Gianni Anastasio che, a pochi giorni dallo svolgimento delle primarie vinte da Pierpaolo Pietrucci, ha annunciato la sua candidatura – in una delle liste civiche di D’Alfonso – lasciando intendere di aver ottenuto il via libera (una deroga) da parte del Pd. Partito che ha indicato anche la candidatura dell’aquilana di 28 anni Sabrina Altamura.

Una dichiarazione che ha spinto il Partito democratico a bloccare sul nascere l’iniziativa dell’ex sindaco che alle primarie di domenica scorsa si era speso per l’elezione dell’assessore al Comune dell’Aquila Alfredo Moroni, però largamente battuto da Pietrucci che si è imposto su tutti i seggi ad eccezione proprio di quello di Pizzoli.

«In merito alle dichiarazioni di Gianni Anastasio», scrive la segreteria provinciale del Pd, «al fine di evitare incomprensioni e inutili polemiche, va precisato che la direzione provinciale del nostro partito si è dichiarata disponibile a concedere l’autorizzazione a candidature di nostri iscritti nella lista civica di Luciano D’Alfonso a condizioni che la lista avesse un contenuto politico coerente e che fosse rispettato l’equilibrio territoriale. In particolare per il comprensorio dell’Aquila nella nostra direzione è stata avanzata la proposta di candidatura nella lista civica di Emilio Nusca, la stessa successivamente è stata condivisa con D’Alfonso unitamente a quella di Lorenzo Berardinetti per il territorio della Marsica. Il partito è impegnato a dare il massimo contributo in termini di consenso per costruire la vittoria del centrosinistra e di D’Alfonso».

Sulla questione si registra anche l’intervento di Fabio Ranieri, presidente dell’assemblea provinciale del Pd. «Vorrei precisare, con grande rispetto e amicizia, a Gianni Anastasio, che le candidature nelle liste civiche collegate al candidato alla presidenza della Regione le decide D’Alfonso con il consenso del nostro partito così come stabilito dagli organismi regionali e provinciali. Nel caso della provincia dell’Aquila il consenso è andato a Nusca e Berardinetti, per evitare assurdi squilibri. Quindi spazi per altre candidature nelle liste civiche del presidente non ce ne sono. Naturalmente ci auguriamo che Anastasio non decida di candidarsi con altri partiti, eventualità «che noi considereremmo una perdita dolorosa».

Come dire che la partita delle candidature per il Pd è chiusa. ©RIPRODUZIONE RISERVATA