L'AQUILA

Reti tagliate da ignoti, i cinghiali invadono la A24-A25: allarme incidenti

La scoperta tra il casello di Magliano de' Marsi e quello di Avezzano dopo due incidenti che fortunatamente non hanno causato vittime

L'AQUILA. Reti di protezione tagliate di netto con le cesoie da parte di ignoti, e cinghiali che sono entrati attraverso i varchi nella carreggiata dell'autostrada A25, tra il casello di Magliano de' Marsi e quello di Avezzano, in provincia dell'Aquila, provocando nei giorni scorsi ben due incidenti, con tre autovetture coinvolte, per fortuna senza vittime, ma con ingenti danni ai mezzi e con la morte degli animali selvatici.

E' questo lo scenario che emerge dalla denuncia presentata al compartimento della Polizia stradale di Avezzano, da parte di Strada dei Parchi, la società del gruppo industriale abruzzese Toto tornata a gestire dal primo gennaio scorso le autostrade abruzzesi e laziali A24-A25, dopo la revoca in danno decisa dal precedente governo di Mario Draghi nell'estate 2022, e l'affidamento ad Anas. La concessione è stata riassegnata al privato con una norma del Parlamento in virtù del successivo dietrofront del governo Meloni e del ministro per le Infrastrutture ed i Traporti, Matteo Salvini, per evitare allo Stato un esborso miliardario per la compensazione prevista per legge alla luce della revoca
anticipata della concessione in scadenza nel 2032 e un eventuale risarcimento danni.

A firmare la denuncia contro ignoti i vertici della struttura di esercizio di Sdp: l'atto ha fatto scattare le indagini ma ha fatto anche emergere nuovamente l'emergenza sicurezza rappresentato dagli incidenti causati dagli attraversamenti
degli animali selvatici, oltre a cinghiali i cervi, conseguenza della inadeguatezza delle reti di recinzione: tutto ciò in un
contesto in cui la presenza di animali non è certo sporadica visto che l'infrastruttura attraversa in Abruzzo per lunghi
tratti parchi e aree protette.