Riallaccio del gas, tante le proteste

Problemi in molte abitazioni «A». Un progetto per Valle Pretara

L’AQUILA. Fra mille disagi ciò che sta creando maggiori problemi è il mancato riallaccio dei servizi (soprattutto il gas metano) in case catalogate A o B i cui proprietari hanno già effettuato piccoli lavori di ristrutturazione. Con l’arrivo del freddo c’è molta gente che sta provando a rientrare nelle proprie abitazioni.

ONNA. Una segnalazione sul mancato riallaccio del gas è giunta ieri da Onna. Infatti nel paese simbolo del terremoto si sono “salvate” dalla furia devastatrice una decina di abitazioni (quelle di più recente costruzione). Ora le famiglie che abitavano in quelle case non possono ancora rientrare (o se lo fanno devono stare al freddo) perché il gas metano non c’è. La motivazione ufficiale del ritardo è che bisogna rifare tutte le reti ma i lavori che pure sono iniziati da tempo vanno a rilento.

WWF E PROGETTO CASE.
Perplessità sul forte impatto ambientale delle nuove costruzioni del Progetto case, sono state espresse dal presidente di Wwf Italia, Stefano Leoni all’Aquila in occasione della consegna di kit didattici per le scuole. «Non siamo mai stati d’accordo con queste new town - ha detto «preferiamo un tipo di costruzioni a dimensione della cultura, del paesaggio e della storia di questa città».

VALLE PRETARA.
«Il terremoto può essere una opportunità per riqualificare il quartiere Valle Pretara». Lo afferma Giuseppe Ussorio, ex consigliere comunale secondo il quale «è giunto il momento della progettazione di un quartiere di eccellenza». Ussorio annuncia la costituzione dell’associazione “Rinascita Valle Pretara”. «Nel quartiere» spiega l’ex consigliere comunale «ora è possibile ridisegnare spazi verdi e per anziani, scuole, edifici commerciali e immobili per ospitare servizi quali l’ufficio postale, la farmacia, istituti di credito. La parte più innovativa del progetto potrebbe essere quella riguardante l’installazione su apposite piattaforme degli isolatori antisimici. In tal modo il quartiere di Valle Pretara diventerebbe capofila di zone urbane messe in completa sicurezza».

COMUNISTI ITALIANI.
Angelo Ludovici dei Comunisti Italiani chiede al presidente della Regione Gianni Chiodi «che la Regione stabilisca i criteri e le modalità di calcolo dei contributi da corrispondere ai richiedenti per la ricostruzione; gestione, distribuzione e controllo delle risorse finanziarie statali ed europee destinate ai Comuni del cratere in modo trasparente e pubblico; istituire un Comitato tecnico e scientifico che stabilisca le Direttive tecniche e normative per favorire una regolare ricostruzione o ripristino degli edifici; emanazione di direttive, nell’ambito della normativa vigente, per le verifiche in corso d’opera».

PAGANICA.
Un solo autobus per trasportare i 90 ragazzini della scuola media Alighieri di Paganica che sono temporaneamente sistemati nell’edificio scolastico a Collesapone e costretti a doppi turni.
«Ieri sera l’autista dell’autobus» affermano alcuni genitori «si è rifiutato di partire, perché il mezzo era stracarico e i ragazzi facevano troppo chiasso, arrivando anche a chiedere l’intervento della polizia. Siamo andati noi a riprendere i nostri figli. Una situazione ormai insostenibile. L’Ama sa che i ragazzi da trasportare sono 90 e quindi deve provvedere a trovare un altro autobus».

ASSEGNAZIONI.
Un uomo, proprietario di due case E, contesta l’assegnazione di una casa con due sole camere da letto. «Sono divorziato con una figlia» dice «e risposato con una donna che ha avuto due figli dal precedente matrimonio. Ho una situazione familiare delicatissima e non posso non avere una stanza dove poter ospitare mia figlia quando decide di venire a trascorrere del tempo con me. So che la Protezione civile non può stare dietro a tutto, ma io rischio di perdere mia figlia».