Ricostruzione, arrivano 800 milioni di euro

L'annuncio di Chiodi: subito i lavori nelle case E fuori dal centro storico dell'Aquila. Tutti i titolari di partite Iva, senza limiti di fatturato, potrebbero non pagare nuove tasse

L'AQUILA. Ottocento milioni di euro, immediatamente utilizzabili, per sanare i debiti degli enti locali e per dare impulso alla ricostruzione pesante fuori dal centro storico. Il commissario Gianni Chiodi, affiancato dal vicepresidente del consiglio regionale, Giorgio De Matteis, annuncia l'arrivo dei soldi cosiddetti «cash» (pronta cassa). Ma filtrano alcune importanti indiscrezioni: l'esenzione per il pagamento delle tasse limitato ad autonomi e titolari di reddito di impresa con fatturato non superiore ai 200mila euro potrebbe cambiare. Il tetto dei 200mila euro verrebbe limitato solo alle società. Tutti i titolari di partita Iva, invece, senza limiti di fatturato, potrebbero essere esentati dal versare le nuove tasse. Il ministero sta eseguendo i conteggi e già oggi si dovrebbe sapre qualcosa di più.

«Gli 800 milioni di euro», sottolinea Chiodi, «saranno utilizzati in quota parte per far fronte alle obbligazioni che il commissario ha sulle spalle. Ciò permetterà di pagare le imprese, sostenere la ripresa del settore economico, riprendere un percorso più normale. Sono fondi veloci che ci permetteranno di pagare i conti degli alberghi. Il totale fatturato fino al 16 giugno è di oltre 270 milioni di euro, gli accrediti della Protezione civile ammontano a 180 milioni di euro. Ho stanziato ulteriori 20 milioni di euro e quindi il totale è di 183 milioni. Restano da pagare 70milioni di euro».

I DUE MILIARDI. Un'altra novità riguarda i 2 miliardi di euro già assegnati alla ricostruzione. Il dubbio riguardava la possibilità che fossero a valere sul credito d'imposta e invece sono disponibili subito. «A Roma ci hanno lanciato una sfida», rivela De Matteis, «per vedere se siamo in grado di spendere, entro l'anno, questi fondi che arrivano dalla Cassa depositi e prestiti. È una sfida che vogliamo vincere e per questo confidiamo nella celerità di Fintecna, Reluis e Cineas nel disbrigo delle pratiche per la ricostruzione».

LA MANIFESTAZIONE. «Esprimo grande soddisfazione», sottolinea Chiodi, «per come si è svolta la manifestazione di ieri (mercoledì ndr), con grande civiltà, senza bandiere di partito, un bel segnale di cui L'Aquila aveva bisogno. Si è instaurata una vicinanza tra istituzioni e cittadini che era mancata nei mesi precedenti. Di fronte a sfide di questo genere uso la metafora della barca: ognuno ha un remo: cittadini e istituzioni. Qualcuno, in questi mesi, se l'è portato a casa, ma la barca così non va avanti».

LA ZONA FRANCA. L'articolo 43 della manovra finanziaria apre alla istituzione di zone «a burocrazia zero», che prevede una velocizzazione dell'aspetto procedurale. «La nostra volontà», dichiara il commissario Chiodi, «è sì quella di essere zona a burocrazia zero, ma senza snaturare le modalità di attuazione della zona franca».

RICOSTRUZIONE PESANTE. Per le case E al di fuori del centro storico possono partire subito le progettazioni. Le case B e C (poco più di 9mila pratiche) sono partite con i puntellamenti negli edifici, spesso coloratissimi, che punteggiano vari punti della città. Chiodi annuncia che nel centro storico, per le B e le C, partirà un avviso pubblico per i consorzi di aggregati urbani.

STRUTTURA DI MISSIONE. Ieri è stato firmato l'avviso per la richiesta di disponibilità per la copertura di 9 dei 15 posti esterni: 5 con profili giuridici e contabili, 4 tecnici e informatici. Altri 15 sono di espressione ministeriale. A questo punto ne mancano 6 esterni.

FEELING CON TREMONTI. «Sono passate alcune settimane», sottolinea De Matteis, «da quando è iniziato un lavoro pressante e ora produttivo con il ministero dell'Economia. La disponibilità finanziaria era quella che era. Oggi, anche dal ministero dell'Economia c'è consapevolezza della situazione. Il decreto sugli 800 milioni di euro viene inglobato nella manovra in corso e i soldi sono immediatamente spendibili. Aziende e Comuni sono ormai in sofferenza da settimane».

PROROGA TASSE. Dopo aver ricordato che la restituzione delle tasse (tutto il 2009 e i primi sei mesi del 2010) scatterà dal 1º gennaio 2011, Chiodi e De Matteis sono ottimisti che il numero delle rate si andrà a omologare ai precedenti terremoti (160 rate e importo decurtato).

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