Ricostruzione e corruzionela rabbia dei Cobas: Vergogna

La protesta dei Comitati di base su corso Vittorio Emanuele, a ridosso di piazza Duomo. Un grande striscione con la scritta "Vergogna", uno stand per il volantinaggio. "È un presidio contro furberie, intrallazzi"

L'AQUILA. Un grande striscione con la scritta "Vergogna" su corso Vittorio Emanuele, a ridosso di piazza Duomo, e uno stand per il volantinaggio: così ha deciso di far sentire la propria voce all'Aquila il presidio dei Cobas Abruzzo, la confederazione dei comitati di base. Con l'iniziativa si vuole chiedere un attento monitoraggio sulla ricostruzione post-sisma dopo gli arresti per presunte tangenti.

"Il nostro", spiegano gli organizzatori. "è un presidio contro furberie, intrallazzi, lavori per conoscenza e corruzioni, vista anche la situazione economica della Regione denunciata dal Cresa (Centro regionale di studi e ricerche economico sociali)". Per i Cobas, "il grave non sta  solo nel fatto che centrodestra e centrosinistra dimostrano una sostanziale omogeneità di atteggiamento nella gestione della cosa pubblica, quanto nel fatto che ancora una volta l'inganno viene perpetrato ai danni della popolazione aquilana".

"È semplicemente vergognoso che ciò accada", proseguono i Cobas, "ma è anche un sintomo della degenerazione della politica abruzzese".
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