Ricostruzione, fondi anche ai call center per salvare il lavoro

Lolli e Pietrucci ricevono una delegazione all’Emiciclo Oggi è attesa la sentenza del tribunale di Milano su H3G

L’AQUILA. Un documento indirizzato al presidente della Regione Luciano D’Alfonso e al vicepresidente Giovanni Lolli, in cui si chiede di verificare la possibilità di utilizzare il 4% dei fondi per la ricostruzione anche per il settore dei call center. Lo ha approvato all’unanimità la terza commissione del Comune, convocata dal presidente Adriano Durante per fare il punto della situazione sulla difficile vertenza che coinvolge il comparto, dove lavorano 1500 persone. Alla riunione hanno preso parte i sindacati e una rappresentanza dei lavoratori dei tre call center aquilani, dove sono a rischio centinaia di posti di lavoro. Presente anche la senatrice Stefania Pezzopane, che sta lavorando a livello parlamentare per una legge che tuteli l’attuale occupazione. «Per il call center Globe Network», ha spiegato il presidente Durante, «occorre aspettare il verdetto del tribunale di Milano, visto che c’è in corso un contenzioso tra l’azienda e la H3G, che ha disdetto l’unica commessa. Il nostro obiettivo è salvaguardare tutti i 234 posti di lavoro e per questo la commissione ha approvato un documento che sarà inviato alla Regione. Vanno fatti tutti i passi necessari, per verificare la possibilità di destinare anche ai call center del territorio il 4% dei fondi per la ricostruzione, riservati alle attività produttive». Il pronunciamento del tribunale di Milano, chiamato a dirimere la vicenda, è atteso per oggi. Durante la terza commissione è stato sollevato anche il problema del Consorzio Lavorabile, che gestisce in subappalto la commessa Inps finita nell’indagine sui ministeri, che ha coinvolto il numero uno della Transcom Roberto Boggio. I 500 dipendenti temono ripercussioni sulla commessa, che è in scadenza, e sollecitano l’applicazione della clausola sociale che, in caso di un nuovo appalto a cui partecipino diverse società compresa la Transcom, tuteli l’attuale personale. Questa clausola è stata applicata per la prima volta per l’Almaviva di Palermo e ha evitato che gli operatori finissero a casa. Sul tappeto anche i 26 licenziamenti annunciati qualche giorno fa dalla Ecare di Monticchio: Vodafone ha deciso di riportare in house le lavorazioni, almeno sulla carta, ma intanto vuole delocalizzare in Croazia. Ieri, intanto, una delegazione di operai della Globe Center è stata ricevuta dal vicepresidente della giunta regionale Giovanni Lolli e dal consigliere Pierpaolo Pietrucci.

Romana Scopano

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