Ricostruzione, le 4 richieste al governo 

Il sindaco Biondi: proroga tasse sospese, sblocco cantieri, stanziamenti pluriennali e stabilizzazione di novanta precari

L’AQUILA. Il sindaco Pierluigi Biondi lo ha ribattezzato “tavolo Sblocca L’Aquila”: intorno, tutti gli attori del territorio, per avanzare proposte sulla ricostruzione e sul tema delle tasse e dello sviluppo. Ieri, la prima riunione operativa in cui, con il supporto delle associazioni di categoria, è stato stilato il vademecum delle richieste al governo. Dentro ci sono la proroga per le tasse sospese dopo il sisma del 2009, una norma straordinaria per sbloccare la ricostruzione pubblica, la pluriennalità dello stanziamento per le minori entrate e maggiori uscite del Comune dell’Aquila e la stabilizzazione del personale che lavora alla ricostruzione, una novantina di unità. «Ho chiesto al sottosegretario alla ricostruzione, Vito Crimi, che l’articolo 21 del decreto Sblocca cantieri diventi la locomotiva per velocizzare la ricostruzione del territorio. Una sorta di decreto Sblocca L’Aquila», l’annuncio di Biondi. SBLOCCA L’AQUILA. Intorno al tavolo il presidente della Regione, Marco Marsilio, il sindaco, Biondi, parlamentari e rappresentanti delle associazioni di categoria. «Nello Sblocca cantieri, pubblicato la settimana scorsa in Gazzetta ufficiale e che entro 60 giorni verrà convertito in legge», spiega Biondi, «vanno inserite la proroga per la presentazione della documentazione relativa alla sospensione del pagamento delle tasse per le aziende aquilane, necessaria visto che non ci sono i tempi tecnici per chiudere la partita con l’Europa prima delle elezioni di maggio, e una norma straordinaria per accelerare la ricostruzione pubblica. Insomma, l’articolo 21 deve diventare il motore per dare una sterzata alla ricostruzione. Tra le richieste anche la pluriennalità dello stanziamento per le minori entrate del Comune, in modo da non arrivare in affanno all’approvazione del bilancio. Da ultimo, ho sollecitato un incontro con il ministro per la pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, sulla stabilizzazione del personale precario che lavora negli uffici della ricostruzione: circa 90 unità tra Comune, Usra e Usrc».
PROROGA TASSE. Per Biondi «quella della restituzione delle tasse non è una questione burocratica e amministrativa, ma squisitamente politica. Pertanto, è necessario serrare la trattativa con l’Ue».
Rassicurazioni sull’interlocuzione con l’Europa arrivano dal deputato della Lega Luigi D’Eramo. «La battaglia che stiamo conducendo», dice, «è relativa all’innalzamento della soglia de minimis a 500mila euro.
A distanza di dieci anni dal sisma è impensabile chiedere indietro soldi a imprese che, in nessun modo, avrebbero potuto ledere la libera concorrenza del mercato. L’obiettivo primario è la proroga per, poi, avviare un’azione di pressing sull’Europa». La restituzione delle tasse interessa, al momento, 124 aziende sul territorio, in gran parte di piccole e medie dimensioni, chiamate dall’Ue a sborsare 76 milioni. IL GOVERNO SCRIVE ALL’UE. Dalle associazioni di categoria, come chiesto dal sindaco, sono arrivate proposte.
Ieri, intanto, il delegato di Confindustria alla ricostruzione, Ezio Rainaldi, ha comunicato che «i tecnici del ministero dello Sviluppo economico hanno consegnato al vicepresidente della Commissione Europea, un dossier sulla questione tasse sospese all’Aquila, chiedendo il riesame della soglia de minimis con un’estensione da 200 a 500mila euro. Confidiamo che l’accoglimento della richiesta sia esaminato prima del voto di maggio».
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