«Riportare uffici in centro» Appello di Confcommercio

Il direttore regionale Cioni: «Gli incentivi per i negozi, da soli, non bastano» Chiesto un impegno agli enti pubblici. L’ipotesi di via Maiella e dell’ex distretto

L’AQUILA. «L’Aquila è una comunità di destino». Scomoda Ignazio Silone – scrittore e drammaturgo – il direttore regionale di Confcommercio Celso Cioni, direttore regionale di Confcommercio, per un richiamo alla coesione. Argomento: il centro storico e lo sforzo che commercianti e artigiani locali, sotto l’ala delle associazioni di categoria, stanno compiendo per ripopolarlo.

«Gli incentivi da soli non funzionano», dice Cioni, con riferimento al bando “Fare centro”, in pubblicazione a gennaio. «Gli enti pubblici devono fare la loro parte. La rinascita del centro è una sfida epocale, che va affrontata in sinergia». Il primo a essere chiamato in causa è il Comune. «Dobbiamo avviare una seria riflessione sulla localizzazione degli uffici pubblici, a partire da quelli comunali, veri e propri attrattori di utenti», sottolinea il direttore della Confcommercio, «quindi, di flussi che favorirebbero concretamente la graduale ripresa di frequentazione quotidiana del centro città da parte degli aquilani, con una conseguente propensione a fare acquisti nei negozi che riapriranno in quelle zone». Lavorare nella stessa direzione. È ciò che chiede la Confcommercio. Sono, infatti, non più di una cinquantina le attività commerciali presenti, al momento, in centro storico, oltre a qualche studio professionale.

Lunedì riaprirà, in piazza Duomo, la sede dell’Ordine dei commercialisti. «Fiori tra le rocce», li definisce Cioni. «Il municipio è il primo presidio di una città. L’amministrazione comunale deve dare il buon esempio e ricollocare gli uffici in centro, invece di pensare ad altre localizzazioni. Una zona ideale sarebbe quella di San Bernardino, nell’ex liceo Scientifico, già disponibile, e nell’ex distretto militare. Non si può pensare di lasciare solo la rappresentanza della municipalità a Palazzo Margherita».

«Abbiamo individuato una strategia di azione con il bando “Fare centro”», incalza Cioni. «Senza indugi, diamo il via a scelte ponderate e responsabili, per non rischiare anche stavolta di vanificare risorse importanti e mettere in difficoltà imprenditori che hanno scelto di restare e investire all’Aquila, invece di sostenerli con un programma ben definito e condiviso e con un’unica strategia chiara e razionale. Non possiamo più sbagliare», ammonisce Cioni, ricordando il tentativo di alcuni commercianti di riaprire le attività in centro nel post-terremoto. «Tentativo fallito proprio a causa degli scarsi introiti. Dobbiamo agire insieme ed evitare percorsi bicefali, che non portano risultati».

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