Rosamari, nuova vita: Scientifico in festa

La 14enne ustionata riabbraccia i compagni di scuola dopo due mesi in ospedale. E il nonno e lo zio le regalano un cavallo

AVEZZANO. “Il meglio deve ancora venire. Bentornata”. La classe IE del Liceo scientifico di Avezzano ha salutato Rosamari Lupi con un grande striscione e palloncini colorati. La ragazzina è tornata a scuola dopo due mesi di ospedale.

A riabbracciare la studentessa anche la preside Marina Novelli e tutti i professori, che le hanno garantito che non sarà lasciata sola nel recupero dei giorni scolastici persi.

Insieme a Ramona Taglieri, 32enne originaria di Pescina, Rosamari Lupi, la sera di venerdì 2 ottobre, era rimasta ferita gravemente da un’esplosione in casa della sua amica. Scoppio provocato da una fuga di gas. Dopo giorni di angoscia, nell’abitazione della studentessa, in via del Sambuco ad Avezzano, si respirano solo gioia e speranza. La 14enne ha rischiato la vita, insieme alla donna che ha sempre chiamato «zia» e che considera «una seconda mamma».

«Adesso è qui e possiamo raccontare questi terribili giorni: è ciò che conta», è il primo commento di Mariapaola Conti, la madre di Rosamari. Al suo fianco il marito Piero Lupi. «Io e Ramona ci siamo conosciute quando aspettavamo le nostre figlie», va avanti la donna, «per me è come una sorella».

Poi il racconto della terribile notte. «Mia figlia era rientrata da poco a casa della mia amica. Avrebbe dovuto cenare con lei e le sue due figlie», prosegue Mariapaola Conti, «Ramona ha acceso il gas per scaldare le fettine di carne. È partita la fiamma che l’ha avvolta e che ha provocato l’esplosione. Sono uscite di casa con le loro gambe, avvolte dalle fiamme. Ho sentito il boato ma non ho capito subito. Quando ho visto mia figlia aveva ustioni su tutto il corpo. Ramona aveva perso i sensi. Ho preso in braccio Rosamari e ho pensato solo a correre. Cosa prova in quei momenti una mamma? Ho pensato che la mia bambina non ce la facesse. Nei successivi due mesi la mia vita è stata in stand by. In ospedale la sentivo ripetere ai sanitari: sto bene, pensate a mia madre, sono forte, lei è più debole, statele vicino».

Dopo qualche giorno di permanenza all’ospedale Sant’Eugenio di Roma, la giovane ha avuto ulteriori problemi. «Sono andata a pregare nel santuario della Madonna del Divino Amore», confida Conti, «quando stava in ospedale, mia figlia ha raccontato a un frate che mentre usciva tra le fiamme due mani la spingevano. Ha sognato la Madonna che piangeva e poi che rideva. Per noi è un miracolo».

L’incidente ha provocato anche una gara di solidarietà. Il nonno e lo zio le hanno donato un cavallo. «Io e Ramona ringraziamo Monica Di Cola, Emanuela Raglione, Daniele e Katiuscia Fedele», sottolinea, «Luigi Soricone, Stefania Iucci, i Comuni di Pescina e Avezzano, i dipendenti del Cam, la Curva Nord dell’Avezzano, la squadra di rugby, tutte le mamme delle scuole che hanno fatto donazioni e le tante persone che ci sono state vicino. Sono stati raccolti 2.318 euro. Divideremo tutto. Per la mia famiglia e per quella di Ramona sarà un Natale felice. Perché possiamo ancora stringerle tra le nostre braccia. Fisioterapie, operazioni e altro: affronteremo tutto e lo faremo insieme».

Magda Tirabassi

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