Rugby e goliardia nella tre giorni di Piazza Ovale

Bilancio positivo della manifestazione dedicata al rugby Iovenitti: «L’anno prossimo l’evento sarà regionale»

L’AQUILA. Batte ancora il cuore ovale dell’Aquila. Anni senza successi e dispiaceri sul campo non hanno fermato la passione per il rugby del capoluogo. A dimostrarlo l’affollata tre giorni di «Piazza Ovale», ospitata in Piazza Duomo da giovedì a sabato scorso. L’evento, fortemente voluto da Totò Perugini, assieme a Mauro e Maurizio Zaffiri, Carlo Caione e Lanfranco Massimi – membri fondatori dell’Aquila uniti per il rugby – ha saputo avvicinare e coinvolgere le realtà rugbistiche cittadine fuori dal rettangolo di gioco. Un terzo tempo non ideale, ma concreto. Cibo, birra, musica e amicizia sotto l’identificativo denominatore del rugby, nel dna di ogni aquilano. Oltre all’Aquila rugby 1936 e Gran Sasso, hanno partecipato Paganica, Cus L'Aquila e Polisportiva L’Aquila, tutte con un apposito stand. Presenti anche la Old e L’Aquila rugby femminile. Grazie agli scatti di Roberto Grillo è stato possibile rivedere immagini di epiche battaglie tra fango e neve. Ammirate anche le maglie esposte dal Rugby Club Vecchio Cuore Neroverde e dal Museo del Rugby Fango e sudore. Entusiasta della tre giorni ovale, il presidente dell’Aquila rugby Augusto Iovenitti ha chiamato il bis. «In una città terremotata», ha esordito, «ci sono state tre serate piene di gente. Perugini è stato un grande per quello che ha fatto. Ho avuto l’opportunità di conoscere le altre realtà aquilane e rinsaldare le amicizie con Cus e Old». «Ho lanciato un’idea per il futuro», ha proseguito. «Dovrà essere un faro meno aquilano e più abruzzese, cercando di coinvolgere realtà emergenti come Teramo, Chieti e Pescara. Probabilmente la manifestazione si farà a giugno». Iovenitti prosegue la ricerca delle sponsorizzazioni per la stagione alle porte. «Abbiamo iniziato un po’ in ritardo, ma ce la faremo».

Alessia Lombardo

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