Sagre e feste a rischio  per la mannaia sicurezza 

Denuncia di Fusari (Unione delle Pro loco): «Troppi vincoli dalle nuove circolari»Il problema dei costi elevati fa saltare la gran parte delle manifestazioni

L’AQUILA. Sarà un’estate povera di sagre, feste e manifestazioni, soprattutto nei piccoli centri. Il 30 per cento in meno, rispetto allo scorso anno. Molti eventi sono già stati annullati, altri rischiano di saltare. Il motivo? I vincoli imposti dalla circolare del capo della Protezione civile, Franco Gabrielli, «che sono per la maggior parte delle Pro loco, insuperabili». A dirlo è Domenico Fusari, consigliere nazionale dell’Unione pro loco d’Italia (Unpli) e presidente della Pro loco di Tornimparte, che ha raccolto il malumore delle associazioni che operano nell’Aquilano e nella Marsica. Proteste sono arrivate anche dall’Altopiano delle Rocche, dove il cartellone estivo rischia di perdere consistenza «a causa delle eccessive prescrizioni imposte».
«Non siamo contro la sicurezza», chiarisce Fusari. «Le norme vanno rispettate, ma anche applicate nel modo giusto. Le Pro loco stanno incontrando gravissime difficoltà nella realizzazione di feste e sagre a causa delle restrizioni imposte dalla circolare Gabrielli che ha posto allo stesso livello di rischio, in termini di sicurezza pubblica, piccole sagre dove l’affluenza non supera le 500-600 presenze con eventi sportivi e concerti che raccolgono migliaia di persone. È in discussione al ministero degli Interni una rettifica della norma che impone regole restrittive, dalla redazione di un piano di sicurezza ad opera di professionalità riconosciute a interventi di personale abilitato, durante le manifestazioni, l’individuazione di vie di fuga, l’apposizione di transenne agli accessi, la presenza di steward, l’interdizione al traffico veicolare delle aree interessate dalle manifestazioni e la presenza di ambulanze con personale medico a bordo. Interventi che hanno notevoli costi economici che le Pro loco non sono in grado di sostenere».
Per garantire il regolare svolgimento della tradizionale festa del Narciso, a maggio scorso, a Rocca di Mezzo, la Pro loco ha sborsato oltre 5mila euro per il solo piano di sicurezza. «Se per una sagra o una festa di piazza», sottolinea Fusari, «la spesa da sostenere per garantire il rispetto delle disposizioni arriva anche a 10mila euro, poco meno degli introiti, è chiaro che l’evento viene annullato. Le Pro loco non hanno tali disponibilità economiche».
In attesa di modifiche sul piano nazionale, Fusari chiede alla Regione «di attivarsi per trovare una soluzione. In Umbria sono state emanate linee guida che modificano le regole nel caso di feste e sagre. La stessa cosa auspichiamo nel nostro territorio a salvaguardia delle tipicità locali e delle espressioni culturali legate all'enogastronomia». (m.p.)
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