Salviniani fanno quadrato «Il Pd deve trovare i soldi»

Consiglieri di opposizione all’attacco sui mancati trasferimenti per il bilancio «Il partito a livello aquilano ha perso ogni capacità di contrattare col governo»

L’AQUILA. «Il governo Renzi non ha garantito i circa 24 milioni necessari a coprire le maggiori spese e le minori entrate del Comune. Se non arriveranno i fondi si andrà al collasso dei servizi minimi, e questo vuol dire che il Pd dell’Aquila ha perso ogni capacità di contrattazione con il governo centrale. È assurdo che un’amministrazione comunale, con presidente della Provincia, giunta regionale, una senatrice, un presidente del Consiglio e persino un presidente della Repubblica tutti espressione del Pd, non riescano a garantire poco più di 20 milioni per il bilancio di un comune in difficoltà».

La conferenza stampa del gruppo “Noi con Salvini” in consiglio comunale era stata convocata per parlare di una serie di iniziative nelle piazze aquilane, ma alla fine si è parlato della difficoltà del Comune nella chiusura del bilancio, con circa 20 milioni di mancati trasferimenti da parte dello Stato, dell’aumento delle tariffe sui rifiuti «che non serviranno a compensare le perdite» e la spada di Damocle dell’ingiunzione del prefetto Francesco Alecci che ha minacciato lo scioglimento del consiglio comunale.

Alfonso Magliocco, Emanuele Imprudente, Luigi D’Eramo e Daniele Ferella, affiancati nell’occasione da Fabrizio Taranta, Francesco De Santis dei giovani con Salvini, e Fabrizio Gianvincenzo, consigliere territoriale di Arischia, non sono stati teneri.

«Le dimissioni si danno davanti al segretario comunale», ha tuonato D’Eramo, «non davanti al premier, (come minacciato da Cialente, ndr). Ma un sindaco che in 7 anni ha dato le dimissioni una decina di volte può fare solo ridere». «A meno che», ha continuato D’Eramo, «la mancata approvazione del bilancio non derivi da guerre intestine, tutte interne al Pd. Se così fosse, se i ritardi nel trasferimento dei fondi fossero davvero dovuti a questo, sarebbe gravissimo, e il sindaco Cialente non dovrebbe aspettare la fine del mese per le dimissioni, ma dovrebbe andare a casa subito». Gli esponenti di “Noi con Salvini” hanno presentato i primi due appuntamenti di oggi dalle 10 alle 13 al mercato di piazza d’Armi, e domani, alla stessa ora, in piazza ad Arischia, di una campagna di ascolto sui problemi degli aquilani. «Almeno due volte al mese», ha spiegato D’Eramo, «andremo in piazza in tutte le frazioni che il Comune ha dimenticato». Sarà anche l’occasione per raccogliere le firme su due proposte di legge d’iniziativa popolare, una per la riforma del codice penale in materia di legittima difesa, e l’altra contro la stepchild adoption che, ha spiegato Magliocco, «per noi significa utero in affitto, a cui siamo contrari».

Raniero Pizzi

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