San Demetrio, il sindaco ha presentato le dimissioni

Entro il 24 febbraio lo scioglimento del consiglio comunale, poi il voto anticipato L’ex primo cittadino: «Fallito il progetto di riunire questa nostra comunità»

SAN DEMETRIO. La decisione era nell’aria da mesi. Ma solo ieri mattina, con un atto formale, il sindaco di San Demetrio ne' Vestini, Silvano Cappelli, ha rassegnato le dimissioni. «Un atto grave e irrevocabile, per quanto sofferto», lo definisce Cappelli, in una lunga lettera indirizzata ai cittadini del comune vestino. «Un segno di responsabilità nei confronti della comunità che amministro dal 2006», è lo sfogo dell’ex primo cittadino, «che consentirà di sciogliere il consiglio comunale entro il 24 febbraio e di andare al voto a primavera».

La scadenza naturale del mandato era fissata al 2016. Ma Cappelli ha scelto di anticipare i tempi. E ha messo le motivazioni nero su bianco. «Sono stato eletto, per la prima volta, amministratore del comune di San Demetrio nel 2001», ricorda, «e in tutti questi anni ho cercato di essere utile alla nostra comunità, interpretando le diverse esigenze e cercando le giuste risposte alle vostre istanze. Il sisma del 2009 ha segnato in modo irreversibile il nostro paese. Per dare una risposta a un evento eccezionale e imprevedibile era necessario pensare a una proposta politica nuova, che tenesse insieme le forze, le intelligenze e la sensibilità di tutte quelle persone che credevano ancora che il nostro comune potesse esercitare un ruolo da protagonista per il futuro delle nuove generazioni. Per questo motivo nel 2011, al rinnovo della consigliatura, ho sentito il dovere di ampliare la proposta e la rappresentanza politica per unire le forze e superare le difficoltà. Il progetto politico nobile e ambizioso», questo il passaggio cruciale, « che si prefiggeva l’obiettivo di riunire la nostra comunità, è miseramente fallito», ammette Cappelli, che si è sentito “tradito” dalla stessa maggioranza, «perché ci ha consegnato un consiglio comunale disomogeneo, incapace di dialogare e fare sintesi per dare risposte ai cittadini. Questo è il motivo che mi ha spinto a presentare le dimissioni dalla carica di sindaco, restituendo il mandato in tempo utile per consentire nuove elezioni a primavera 2015».

Decisione maturata da tempo, ma posticipata «per consentire l’approvazione di importanti procedimenti amministrativi, primo fra tutti il piano di ricostruzione, che l’11 dicembre scorso ha ottenuto l’ok della Conferenza dei servizi». Cappelli già guarda al futuro: «I prossimi amministratori saranno chiamati a riorganizzare i servizi e a confrontarsi con i Comuni vicini per razionalizzare i costi. Pertanto è necessario che alla guida di San Demetrio ci sia un’amministrazione forte e autorevole».

Poi, la pubblica ammenda «per non aver saputo scegliere alcuni consiglieri, che non hanno voluto condividere un progetto così importante, con umiltà e spirito di sacrificio. Il loro comportamento, in questi anni, non è stato coerente con l’impegno politico sancito attraverso l’accettazione della candidatura nlla lista “Uniti per San Demetrio” e la condivisione del relativo programma amministrativo».

Dimissioni che non pregiudicano una prossima candidatura, come si evince chiaramente dalla proposta in calce alla lettera: «Credo che in questo momento ci sia ancora la necessità di riunire intorno a un unico progetto politico, sociale ed economico tutti i cittadini che nutrono la speranza di veder crescere la nostra comunità al di là delle appartenenze politiche, spinti dal desiderio di essere protagonisti della costruzione del futuro dei propri figli. Alcuni di noi», conclude il sindaco dimissionario, «sono ancora disposti a crederci e a scommettere con voi».

Monica Pelliccione

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