San Donato, un altro giallo Impronte diverse sul biglietto

AVEZZANO. Le impronte digitali sul biglietto ritrovato dentro l’auto di Maria Teresa Campora, 44 anni, non sono solo le sue. È l’ultima scoperta sul giallo di San Donato, caso riaperto dal giudice...

AVEZZANO. Le impronte digitali sul biglietto ritrovato dentro l’auto di Maria Teresa Campora, 44 anni, non sono solo le sue. È l’ultima scoperta sul giallo di San Donato, caso riaperto dal giudice del tribunale di Avezzano, Maria Proia, alla luce delle numerose incongruenze che caratterizzano la vicenda e che escluderebbero l’ipotesi di un suicidio. Teoria a cui non hanno mai creduto né i genitori, che si sono opposti all’archiviazione, né il marito. Oltre al Dna ritrovato sotto i polpastrelli della donna, che appartengono al profilo genetico di un uomo e di un’altra donna non ancora identificati, ora a rendere il caso ancora controverso sono anche le impronte digitali rilevate dagli investigatori. Sul foglio manoscritto, ritrovato nella macchina parcheggiata in strada subito dopo la morte a colpi di coltello avvenuta nell'orto, sono state rinvenute tre impronte digitali. Di queste, solo una è compatibile con quelle della vittima. Le altre due appartengono ad altre persone. (p.g.)

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