Sanità, il Comune dell'Aquila chiede una commissione speciale

Mozione approvata con 34 sì e un solo contrario: no ad ogni ipotesi di smatellamento del San Salvatore e al trasferimento di specializzazioni universitarie negli ospedali della provincia di Teramo

L'AQUILA. Con 34 voti favorevoli e uno contrario (del consigliere de La Destra, Luigi D'Eramo), il consiglio comunale dell'Aquila, riunito nell'ospedale regionale San Salvatore, ha approvato un ordine del giorno in cui sottolinea l'esigenza di "una commissione speciale sanità, i cui componenti siano rappresentativi dell'intero consiglio, che affianchi il sindaco nell'affrontare i problemi legati al comparto sanitario".

Con l'adozione dell'atto, inoltre, il consiglio prende posizione "contro ogni ipotesi di smantellamento e delocalizzazione di unità operative dell'ospedale San Salvatore". Il documento si sofferma, in particolare, sulle ipotesi di smantellamento di unità operative del nosocomio aquilano e sul trasferimento di specializzazioni universitarie negli ospedali della provincia di Teramo, oltre che sulla cartolarizzazione dell'ex complesso sanitario di Collemaggio e sui destini della casa di cura Sanatrix.

"La seduta odierna", ha spiegato il presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti, "ha voluto costituire solo la solenne approvazione, nel luogo più significativo possibile, del documento condiviso dal'intero consiglio, dopo la discussione nella seduta dello scorso 14 febbraio e quelle successive nell'ambito della commissione consiliare Politiche sociali e delle due conferenze dei capigruppo tenutesi sull'argomento".

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