Sanità, parte la mobilitazione

Domani consiglio comunale, il 20 una manifestazione

L'AQUILA. Seduta straordinaria del consiglio comunale, domani, sul futuro della sanità aquilana. Si apre una settimana fitta di appuntamenti: atteso il vertice tra il rettore dell'Università, Ferdinando di Orio, e il manager della Asl, Giancarlo Silveri. Sul tappetto la questione delle convenzioni stipulate dall'ateneo con la Asl teramana. Convenzioni che hanno alimentato un'accesa polemica. E a dire basta ai conflitti è l'Idv che invita a smorzare i toni.

Il consiglio comunale si riunirà a partire dalle 9,30 nel piazzale del San Salvatore per l'approvazione di un ordine del giorno bipartisan, a firma dei consiglieri Gian Paolo de Rubeis, Enzo Lombardi, Vito Albano, Luigi Di Luzio, Antonella Santilli, Antonello Bernardi e Salvatore Placidi, contro «lo smantellamento delle unità operative dell'ospedale aquilano e il trasferimento di specializzazioni universitarie ad Atri, Sant'Omero e Giulianova». Nel documento si fa riferimento anche alla cartolarizzazione dell'ex complesso di Collemaggio e alla casa di cura Sanatrix, chiusa del 6 aprile 2009. È prevista la partecipazione del commissario della sanità, Gianni Chiodi, del direttore generale della Asl, Giancarlo Silveri, dell'assessore regionale, Gianfranco Giuliante, e del vice presidente del consiglio regionale, Giorgio De Matteis.

«In settimana discuteremo la revisione della convenzione», ha dichiarato De Matteis, «solleciterò il presidente Chiodi ad avviare, in tempi stretti, le procedure previste per la modifica e contestualmente ci confronteremo con Asl e Università sulla riorganizzazione del sistema di assistenza sanitaria, tenendo conto delle esigenze comuni e della necessità di arrivare ad offrire un servizio ai massimi livelli in termini di qualità ed efficienza».

De Matteis non ha risparmiato critiche al sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, sulla proposta di sospensione delle convenzioni tra Asl di Teramo e Università dell'Aquila: «Quanto affermato dal sindaco è abbastanza risibile. Le convenzioni non possono essere sospese: se così fosse, il giorno dopo dovrebbero lasciare l'ospedale sia i primari convenzionati che gli specializzandi, con ovvie difficoltà per i reparti».

Il timore espresso da quanti contestano le convenzioni è un depauperamento del San Salvatore con il trasferimento, in massa, di docenti, specializzandi, strutture e servizi negli ospedali teramani.

Dal capogruppo dell'Idv in consiglio comunale, Lelio De Santis, è arrivato l'invito a lasciare da parte i conflitti: «La possibilità per i cittadini di curarsi in strutture ospedaliere efficienti e per i giovani di studiare in strutture universitarie di qualità sono le condizioni essenziali perché una comunità possa vivere e svilupparsi in modo civile e dignitoso. Dovrebbe rappresentare l'obiettivo comune di tutta la classe dirigente di una città, chiamata a lavorare in armonia, in silenzio e a tempo pieno. Invece», ha proseguito De Santis, «sui temi legati al futuro del San Salvatore e dell'Università si sono avventati tanti amministratori e politici con critiche che hanno solo alzato fumo e alimentato veleni. Questa città, commissariata in tutte le sue più importanti strutture decisionali e lasciata sola a leccarsi le ferite, non ha bisogno di scontri e tensioni, ma di un progetto condiviso per fare ciò che serva ai cittadini. I vari Cialente, Giuliante, De Matteis, Pezzopane, potrebbero dare il buon esempio, imponendosi almeno un mese di silenzio stampa, per potersi dedicare al lavoro e al raccordo istituzionale, che evita i contrasti, alla soluzione delle emergenze, anticipando e non rincorrendo i problemi. C'è bisogno di più lavoro e meno chiacchiere».

Il 20 aprile, mercoledì, alle 18 ci sarà una manifestazione a difesa della sanità aquilana organizzata dall'assemblea cittadina.

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