Santa Croce, la Regione ha chiuso i rubinetti

Mazzocca: la Forestale vieta l’utilizzo dell’acqua, subito bando per la concessione E coi sindacati si cerca l’intesa sulla mobilità per salvare posti di lavoro

CANISTRO. La Regione chiude i rubinetti alla Santa Croce e si prepara a rifare il bando per l’affidamento della concessione delle acque. La Forestale, stando a quanto riferito dagli uffici regionali, ha impedito all’azienda di Canistro di usare l’acqua che arriva dalla sorgente. La Regione, infatti, nei giorni scorsi aveva deciso di bloccare la concessione all’azienda che fa capo all’imprenditore Camillo Colella perché i documenti presentati per la gara d’appalto, sempre a detta della Regione, non erano in regola.

Gli uomini della Forestale, su richiesta dell’Ente, stanno monitorando i contatori per impedire che venga utilizzata l’acqua in attesa che si possa procedere a emanare un nuovo bando.

«La Forestale sta andando sul posto per fare rilevazioni sui misuratori e assicurarsi che l’acqua non venga utilizzata», ha spiegato Mario Mazzocca, sottosegretario con delega all’ambiente che sta seguendo la vicenda Santa Croce, «intanto gli uffici procederanno a rifare un nuovo bando per la concessione delle acque nel più breve tempo possibile e per fare in modo che questa vicenda venga risolta». L’azienda, intanto, sta continuando a imbottigliare le scorte. «Per ora si sta imbottigliando l’acqua contenuta nei sette silos situati dietro allo stabilimento», ha spiegato Marcello Pagliaroli della Flai-Cgil.

Nell’incontro convocato nei giorni scorsi a Pescara, al quale hanno preso parte per l’azienda l’avvocato Roberto Fasciani, per la Regione il vice presidente, Giovanni Lolli, Mazzocca, il consigliere Maurizio Di Nicola, e i rappresentanti delle parti sociali Pagliaroli, Franco Pescara (Fai-Cisl) e Leonardo Lippa (Uila-Uil), si è discusso anche dell’opportunità di aprire la mobilità volontaria per una parte dei 75 dipendenti del sito industriale. «C’è stata la disponibilità di tutti ad aprire la mobilità per un certo numero di lavoratori», hanno commentato i rappresentanti delle parti sociali, «l’accordo dovrà ancora essere trovato tramite una serie di incontri che si terranno già a partire dai prossimi giorni nella sede della Provincia. Possiamo dire che per ora c’è l’intenzione, ma ci sono molte altre tappe davanti. Quando avremo siglato il patto andremo in assemblea con i lavoratori e presenteremo il piano; saranno poi loro che dovranno prendere una decisione anche dopo essersi consultati con le famiglie».

 L’azienda, in una nota a margine dell'incontro, ha espresso tutta la sua soddisfazione per l’esito della discussione. «Il tavolo si è sciolto con la soddisfazione delle parti intervenute, tutte animate dal comune intento di salvaguardare, tra i molteplici interessi, la continuità produttiva dell’azienda di Camillo Colella», hanno precisato dalla Santa Croce, «così come il rilancio e il prosieguo della ristrutturazione positiva della sorgente Santa Croce spa, che da anni rappresenta un fiore all’occhiello nel settore delle acque minerali, per l’intero territorio regionale e nazionale». (e.b.)

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