Santa Maria Paganica in salvo grazie ai lavori dei volontari

Completata la messa in sicurezza della chiesa nel cuore della città

L’AQUILA. E’ terminata nei giorni scorsi la messa in sicurezza di Santa Maria Paganica. La chiesa nel cuore della città, a causa dei gravissimi danni subiti dal terremoto, avrà comunque bisogno di un intervento sostanziale che potrà cambiarne i “connotati”.

La messa in sicurezza della chiesa è stata curata dalla Soprintendenza in collaborazione con Legambiente. Da novembre si è lavorato ininterrottamente all’interno della struttura per catalogare le singole pietre cadute a causa del sisma e per salvare le opere d’arte intrappolate sotto le macerie.

«All’interno della muratura a secco sono stati trovati anche diversi reperti che dovranno essere studiati», spiega Emanuele Di Giampaolo, volontario di Legambiente. «E’ stato recuperato più materiale possibile, le tele sono state rimosse dalle pareti e messe al sicuro come anche i preziosi stucchi che, crollati dal soffitto, sono ormai ridotti in pezzi».

Nei prossimi giorni si provvederà alla realizzazione di una copertura provvisoria (necessaria perché quella restaurata negli anni Sessanta è crollata completamente) che servirà soprattutto a salvaguardare il pavimento ancora integro. Per il resto, invece, gran parte è stato perduto. E’ per questo che la possibilità di un intervento di restauro conservativo sembra remota, mentre è più probabile che la chiesa debba in gran parte essere ricostruita ex novo.

Intanto tutti i materiali architettonici rinvenuti sono stati portati all’esterno della struttura per essere catalogati. «E pensare che quando siamo entrati per la prima volta nella chiesa c’erano quattro metri di macerie che seppellivano tutto», continua Di Giampaolo, «adesso invece siamo arrivati a vedere il pavimento».

Un risultato importante, ottenuto grazie soprattutto alla buona volontà degli iscritti di Legambiente che lavorano per quasi tutti i monumenti più importanti della città senza percepire alcun compenso se non il rimborso delle spese di viaggio.
Un piccolo “esercito” di professionisti che si alza presto la mattina, va avanti fino a tutto il pomeriggio saltando spesso anche la pausa pranzo e che paga anche un’assicurazione annuale per gli infortuni.

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