Scanno, nuova incursione dell’orsa Gemma

Ancora una strage di galline nonostante la recente cattura e il monitoraggio con un radiocollare

SCANNO. Non si arrestano le incursioni fameliche dell'orsa Gemma, che, sebbene dotata di un apposito radiocollare per monitorarne tutti gli spostamenti, l'altra notte ha compiuto una nuova strage di galline in una cascina situata a pochi passi da Scanno.

Ora allevatori e agricoltori ne chiedono l'immediato allontanamento e protestano vivacemente con il Parco che ha dotato di radiocollare l'animale per impedire di avvicinarsi a pollai, orti e frutteti. A farne le spese ancora una volta l'allevatore Nunzio Consalvo, il quale, solo qualche settimana fa aveva già perso una trentina di galline e un maiale a seguito della visita dell'orsa Gemma, una femmina adulta di circa 13 anni di età che raggiunge quasi i 100 chili di peso. Questa volta, il grosso plantigrado, sempre in compagnia dei suoi inseparabili cuccioli, è entrato in un altro pollaio di proprietà di Consalvo e ha ucciso quasi cinquanta polli che erano stati acquistati recentemente dall'allevatore scannese. La nuova incursione dell'orsa, uno degli animali simbolo del Parco nazionale d'Abruzzo ma ormai anche un vero incubo per i tanti contadini della zona, oltre alle vibrate lamentele degli allevatori e agricoltori ha inevitabilmente suscitato anche la reazione degli amministratori municipali. «Si è purtroppo avverato quanto si temeva», commenta il sindaco di Scanno, Patrizio Giammarco, «dal momento che subito dopo il fermo dell'orsa Gemma per dotarla di un radiocollare non sono state avviate subito tutte quelle procedure, anche di forza, per impedire agli orsi di continuare ad alimentarsi con galline, insalata e frutta». Infatti anche se dotata di un apposito radiocollare per seguirne tutti i spostamenti, l'orsa Gemma deve essere ora “rieducata” alla vita selvatica. Una vera e propria sfida per il Parco.

«Certamente non sarà facile far cambiare abitudini ai tre plantigradi che abbiamo monitorato (le due femmine di Scanno, Giliegino e Gemma più l'orso di Gioia dei Marsi)». commenta il commissario del Pnalm, Giuseppe Rossi, «ci proveremo anche con l'ausilio di strumenti di forza come fucili con cartucce di gomma che presto verranno dati in dotazione alle guardie dei Servizi di sorveglianza del Parco».

Massimiliano Lavillotti

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