Schiacciato dai debiti, si toglie la vita

Sulmona, assicuratore originario di Prezza trovato senza vita nella sua auto. Si era allontanato giovedì sera

SULMONA. Ucciso dai debiti e dall’impossibilità di far fronte ai suoi impegni economici sempre più pressanti. Dopo l’ennesima telefonata che lo invitava a restituire i soldi, un assicuratore di 44 anni, Antonio Di Stanislao, originario di Prezza ma residente da anni a Sulmona, non ce l’ha fatta più a reggere la situazione e ha deciso di farla finita: è salito sulla sua auto e dopo aver raggiunto una piccola radura ai piedi di monte San Cosimo, si è infilato una busta di plastica in testa e si è lasciato morire. Sulla leva del cambio e sul cruscotto la corona di un rosario; nello stereo il cd delle canzoncine di sua figlia di tre anni che ha voluto ascoltare prima di addormentarsi per sempre.

L’ennesima tragedia figlia della crisi economica si è consumata l’altra sera in una stradina di campagna a pochi chilometri da Prezza, nei pressi delle antenne che sovrastano la collina che si erge al centro della Valle Peligna: monte San Cosimo, il monte delle gallerie sotterranee e dei misteri, fino a qualche anno fa sede di una polveriera militare. E ora luogo di morte. Un suicidio premeditato e lucido quello messo in atto dal 44enne di Prezza. Sul quale i carabinieri non hanno dubbi tanto che il procuratore Aura Scarsella non ha disposto l’autopsia riconsegnando la salma ai familiari. Del resto nell’auto, oltre alle coroncine di rosario e al cd, testimoni di un rituale ben definito, i carabinieri hanno trovato un tubo di corrugato grigio, e del nastro isolante che l’uomo voleva collegare al tubo di scarico della sua auto. Sul tappetino una bottiglia vuota di whisky e sul sedile posteriore una scatola di medicinali e il telefonino. Più opzioni, dunque, da provare fino a trovare quella più efficace che gli avrebbe consentito di farla finita. Secondo gli investigatori infatti l’uomo sarebbe morto per asfissia, soffocato dal sacchetto di plastica che si era infilato in testa dopo essersi sedato bevendo alcol e ingerendo i medicinali che la sera stessa aveva acquistato in farmacia.

A dare l’allarme è stata la moglie che, non vedendolo rientrare per cena (non l’aveva fatto mai senza avvisare), si era allarmata telefonando ai carabinieri. Immediate sono scattate le ricerche coadiuvate dai vigili del fuoco di Sulmona. Ricerche che sono andate avanti fino alle 4.30, quando i pompieri hanno avvistato la Ford Focus parcheggiata in una piccola piazzola ai piedi di San Cosimo. All’interno l’uomo ormai privo di vita. L'uomo lascia la moglie e una figlia di tre anni. I funerali oggi alle 15 nella chiesa parrocchiale di Prezza.

Claudio Lattanzio

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