Sede unica comunale, Cialente tira dritto

Il sindaco si schiera con l’assessore Di Stefano per l’autoparco comunale e bacchetta Pietrucci

L’AQUILA. L’amministrazione resta ferma sulle sue posizioni. La sede unica degli uffici comunali è una necessità. E l’area individuata nella zona di Pile, a ridosso della stazione ferroviaria, è ritenuta “strategica”. Qui, infatti, dovrebbe sorgere la cittadella amministrativa, servita anche dalla linea metropolitana che collegherà Scoppito a San Demetrio, passando per L’Aquila. La rete degli uffici comunali, dislocati adesso a macchia di leopardo, non funziona, secondo il sindaco Massimo Cialente. «Il Comune deve avere un’organizzazione migliore», afferma. «Oggi affrontiamo spese enormi di affitto e i dirigenti sono dislocati qua e là, senza criterio. Non riescono a coordinarsi. È un caos totale». La collocazione fisica “a spezzatino” va rimodellata, secondo il Comune, che, per bocca dell’assessore alla Ricostruzione Pietro Di Stefano, ha annunciato la volontà di procedere all’indizione di un concorso internazionale di progettazione per la nuova sede unica di Pile. Spazi adeguati, in centro, non ce ne sono. E quella della Stazione, secondo Cialente, risulta «la soluzione migliore. In centro riporteremo altri uffici come Palazzo Margherita, che sarà sede di rappresentanza del Comune, con un front office e diversi servizi. Stiamo lavorando per collocare nell’ex distretto militare di San Bernardino le due Soprintendenze ai beni archeologici e culturali».

Poi, una stoccatina al consigliere regionale Pierpaolo Pietrucci, che ha bocciato l’idea della sede comunale fuori dal centro. «Forse Pietrucci dimentica che la Regione sta facendo la stessa cosa», sottolinea il sindaco. «Tutto questo», dice, «mentre alcuni dirigenti delle associazioni di categoria che si lamentano per la dislocazione degli uffici comunali oltre le mura storiche, chiedono 100 euro a metro quadro per l’affitto di locali in periferia».

Intanto, si registrano altre prese di posizione contrarie, come quella della Cisl. «Il presupposto fondamentale per la rivitalizzazione del centro storico è la localizzazione, nel cuore della città, di tutti gli uffici pubblici, a partire da quelli comunali», afferma Paolo Sangermano, segretario Cisl della provincia dell’Aquila. «Va sottolineato lo sforzo enorme che tutte le categorie produttive e sociali, a partire dai commercianti, stanno affrontando per riaprire le attività e le strutture di rappresentanza e per rendere nuovamente fruibile il centro storico», dice Sangermano, ricordando anche il bando “Fare centro”, concordato con le associazioni di categoria. «Misure importanti», sottolinea, «che rischiano di essere vanificate dalla scelta, a nostro avviso poco opportuna, di delocalizzare la sede unica degli uffici comunali a Pile. Tutti gli enti pubblici, in primis il Comune, hanno il dovere di riportare le proprie strutture in centro».

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